Coronavirus, anche Ferrari si ferma: “Chiusura produttiva per due settimane”
Anche la Ferrari si ferma per il Coronavirus (qui gli aggiornamenti in tempo reale con le ultime notizie sull'emergenza sanitaria in Italia e nel resto del mondo). Dopo gli sforzi fatti nelle ultime settimane per portare avanti la produzione nelle fabbriche di Modena e Maranello in osservanza dei decreti governativi messi in atto per contrastare la diffusione del CoVid-19, è arrivata la decisione che permette anche agli operai di stare a casa per tutelare la propria salute e quella degli altri.
Coronavirus, Ferrari: chiusura produttiva per gli stabilimenti di Modena e Maranello
Il comitato esecutivo della casa di Maranello ha infatti stabilito la chiusura produttiva con effetto immediato. Tale misura si protrarrà per due settimane a partire da lunedì 16 marzo. Per gli stabilimenti del Cavallino di Maranello e Modena, nello specifico, si stabilisce che tutti i dipendenti osserveranno due settimane di astensione dal lavoro. Faranno eccezione i lavoratori già impegnati in smart working e, a rotazione, quelli che si dovranno occupare della salvaguardia degli impianti che, di fatto, garantiranno la continuità aziendale.
La nota al termine dell'incontro tra azienda e sindacati dei lavoratori
A darne notizia è il sindacato Fim Cisl Emilia Centrale al termine di un incontro tra l'azienda e i rappresentanti dei lavoratori delle due fabbriche. «Il periodo sarà coperto da istituti contrattuali pagati interamente dall’azienda – spiega infatti la Fim Cisl Emilia Centrale – In queste due settimane, in continuità con il massimo impegno sempre profuso da Ferrari, saranno apportate ulteriori modifiche agli impianti e uffici, per implementare le misure a tutela della prevenzione, igiene, salute e sicurezza dei lavoratori. Per garantire quanto sopra, sarà anche compito sindacale continuare a svolgere un puntuale, preciso e costante monitoraggio. Durante il periodo di chiusura di due settimane, le parti continueranno a incontrarsi per verificare l’evolversi della situazione».
Lo smart working garantirà la continuità aziendale del Cavallino
«Questo provvedimento è un’ulteriore conferma del costante impegno negoziale e relazionale del sindacato, in particolare della Fim-Cisl, che è stata una volta ancora determinante – sottolinea Giorgio Uriti, segretario generale dei metalmeccanici Cisl modenesi e reggiani – Lo smart working, che riguarda circa l’80% degli impiegati, garantisce di fatto la continuità aziendale. Nello stesso tempo la Ferrari, alla quale riconosciamo l’impegno che ha messo da subito nella piena applicazione dei decreti del Governo, prenderà ulteriori misure per la maggior tutela possibile dei suoi dipendenti. Saremo impegnati anche in queste due settimane per garantire ai lavoratori prevenzione, igiene, salute e sicurezza, vigilando sulla condizione lavorativa che – conclude Uriti – i dipendenti troveranno al rientro da questo periodo».