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Covid 19

Coronavirus, Ferrari F1 si ferma in anticipo e chiede rinvio al 2022 per introduzione nuove regole

La Scuderia Ferrari annuncia lo stop ai lavori da oggi fino all’8 aprile, mentre in un’intervista rilasciata a Formula1.com il team principal della squadra di Maranello Mattia Binotto ha parlato anche degli effetti del Coronavirus sul calendario del campionato Mondiale 2020, della pausa estiva anticipata a causa dell’emergenza sanitaria e della posizione della scuderia del Cavallino sul possibile rinvio dell’introduzione dei nuovi regolamenti prevista dalla prossima stagione.
A cura di Michele Mazzeo
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La Formula 1, come tutti gli altri sport, sta facendo i conti con l’emergenza sanitaria legata alla diffusione su scala globale del Coronavirus (qui gli aggiornamenti in tempo reale con le ultime notizie dall’Italia e dal resto del mondo). Dopo l’annullamento del GP d’Australia e il rinvio dei successivi appuntamenti in Bahrain, Vietnam e Cina, il calendario del campionato Mondiale di Formula 1 2020 continua ad essere a rischio. La Fia ha deciso di anticipare la pausa estiva nella quale le case automobilistiche non potranno lavorare sulle loro monoposto, estendendo dunque a tutte le scuderie in gara quanto fatto dalla Ferrari al ritorno da Melbourne. Ma, data la situazione d’emergenza in cui si trova gran parte del mondo, i dubbi su se e quando la nuova stagione prenderà il via rimangono tanti.

Binotto su calendario Mondiale 2020 e Coronavirus: “Ferrari supporta Formula 1 e Fia”

Di questo e di tanto altro ha parlato il team principal del Cavallino Mattia Binotto in una lunga intervista concessa in esclusiva a Formula1.com nella quale, oltre alle possibilità di rinnovo con Sebastian Vettel e alle gerarchie di squadra con Charles Leclerc, ha anche parlato di quale sia la situazione attuale alla Ferrari e più in generale nel Circus della Formula 1 in questo momento di incertezza dovuto alla pandemia da CoVid-19: “La salute dei nostri dipendenti è importante. È la nostra massima priorità – ha esordito il numero uno della squadra corse della casa di Maranello – . Siamo riusciti ad andare a Melbourne, anche se non è stato facile essere lì perché abbiamo dovuto cambiare anche il nostro piano sui voli. Ma più di questo è per ciò che sta accadendo in Italia che siamo preoccupati. Esprimiamo la nostra solidarietà a tutto il nostro personale qui”.

Mattia Binotto - LaPresse
Mattia Binotto – LaPresse

"Stop a lavoro sulle monoposto obbligato da emergenza sanitaria”

“Ci sono molte restrizioni che sono state applicate per ridurre al minimo i rischi di contagio e ciò sta influenzando la nostra capacità di sviluppoha poi proseguito – . Ora ovviamente è tutto in sospeso. Prima dell'arresto, abbiamo cercato di ricalibrare i programmi di sviluppo sulla base di varie ipotesi di calendario ma, ovviamente, dobbiamo aspettare l'evoluzione della diffusione del Coronavirus nel mondo e i suoi effetti sulla ripresa delle attività. Solo quando avremo un quadro più preciso saremo in grado di capire cosa saremo in grado di portare in pista nel primo Gran Premio della stagione. Dobbiamo capire come si svilupperà la situazione, ma speriamo di poter tornare al più presto possibile, una volta che le condizioni saranno giuste. Da parte nostra, siamo pronti a supportare la F1 e la FIA in questa delicata fase”.

L’annuncio Ferrari: “La Scuderia si ferma da oggi all’8 aprile”

A differenza degli altri team (Red Bull chiuderà il suo stabilimento dal 27 marzo, Alfa Romeo dal 23 marzo) però la Scuderia Ferrari ha deciso di far partire già da oggi la sua pausa di tre settimane obbligatoria. Lo stabilimento di Maranello era già stato chiuso diversi giorni prima, con i dipendenti autorizzati al telelavoro, ma adesso è arrivata la comunicazione ufficiale da parte della squadra corse del Cavallino: “La Scuderia Ferrari, che, come milioni di persone in Italia e nel mondo, sta affrontando la pandemia di Coronavirus, sostiene pienamente la decisione presa dalla FIA e dalla Formula 1 di far avanzare il tradizionale periodo di pausa estivasi legge infatti nel comunicato diramato dal team – La Scuderia Ferrari si fermerà questo giovedì 19 marzo e questo durerà fino a giovedì 8 aprile.

La priorità del team – prosegue la nota stampa – è sempre stata la sicurezza dei suoi dipendenti e delle loro famiglie. Per questo motivo, le attività dell’azienda a Maranello erano già state sospese da diversi giorni, adottando, se possibile, un sistema di telelavoro. Siamo spiacenti, come i nostri sostenitori, di non essere in pista come facciamo da oltre 70 anni. Ma di fronte a un evento di tale portata, la conformità con le indicazioni delle autorità e la limitazione di tutti i tipi di attività è essenziale per contenere con successo il virus nel modo più efficace possibile".

Rinvio introduzione nuove regole nel 2021: la posizione della Ferrari

Confermando dunque aveva detto poco prima Binotto: “Ora c'è bisogno di serenità, di stare insieme con le nostre famiglie e di ricaricare le batterie. Queste tre settimane di stop serviranno per riempire le energie e poi a spingere forte nei mesi successivi, quando avremo due sfide da affrontare allo stesso tempo, quella del 2020 e quella del progetto 2021”. Ma proprio sul prossimo anno, quello che dovrebbe vedere nascere una nuova Formula 1 in virtù dell’introduzione di rivoluzionari regolamenti tecnici e sportivi, oggi ci sarà una discussione tra F1, FIA e le varie squadre sulla possibilità di posticipare il progetto di un anno.

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E come ha anticipato Mattia Binotto a Formula1.com la Ferrari non farà una scelta dettata dall’egoismo o dalla tattica ma nel massimo interesse dello sport: “Avremo una teleconferenza con tutti gli altri team, F1 e FIA per discutere della situazione e dell'impatto che ha non solo su questa stagione, ma anche su quella successiva – ha affermato difatti il team principal del Cavallino -. Dobbiamo valutare attentamente ogni aspetto e vedere se non è proprio il caso di pensare di posticipare eventualmente l'introduzione delle nuove regole tecniche per il 2021. In ogni caso – ha infine concluso -, la Ferrari è pronta ad assumersi la responsabilità di una scelta che deve essere fatta nel massimo interesse di questo sport, non è certo il momento dell'egoismo e della tattica “.

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