In Italia multe e rabbia al volante
I dati sono quelli di una delle tante società di assicurazione interessate a calcolare tutte le variabili che influiscono sul numero di incidenti. Il risultato è una statistica – o quanto meno un quadro piuttosto preciso – delle abitudini degli italiani quando sono alla guida. Abitudini che, nonostante siano maturare al volante, hanno poco a che fare – talvolta nulla – con la conduzione del veicolo.
A rendere noti i risultati della Zurich Connect, questa l'identità della società che ha curiosato nelle abitudini dei guidatori, è stato il maggiore quotidiano nazionale, il Corriere della Sera. Andrea Rapetti, il direttore generale della Zurich Connect, racconta che "C’è chi parla da solo, chi canta e chi cerca di approcciare la bionda della macchina accanto quando si è fermi in coda. Qualcuno legge il giornale, alcune signore e signorine si pettinano o si truccano. Molti parlano al telefono e moltissimi ascoltano la radio".
E se la vettura è luogo di svago e di riflessione, comune è anche la sensazione di rabbia che trova nell'abitacolo – specie se costretto nel traffico – il luogo ideale per esprimere l'indicibile. Spiega tuttavia Rapetti che "È curioso, perché se da una parte cresce l’intolleranza e talvolta la voglia di far valere a tutti i costi le proprie ragioni dall’altra aumentano il rispetto per il Codice della Strada e la paura di perdere la patente al punto che gli intervistati affermano di essere più ligi e attenti alle regole di quanto non lo fossero cinque anni or sono".
Eppure fiocanno le multe. In una graduatoria dei più multati, comandano i fiorentini con 177 euro di sanziano all'anno, seguiti da romani (97,9 euro), milanesi (88,6), genovesi (61,2) e bergamaschi (54,8).
Le persone più irascibili sono le più mature, quelle tra i 55 e i 64 anni, in particolar modo se impegnati alla guida nelle città medio grandi nel centro Italia o in Sardegna. Sarà che tanti anni di guida logorano. O che si comincia ad avere idea di come sarebbe giusto guidare…