Corte di Cassazione, tolleranza zero per la guida in stato di ebbrezza
Guidare sotto effetto dell'alcool mette in serio rischio non solo il guidatore ma tutti gli utenti della strada. La legge parla chiaro, tolleranza zero per i reati correlati alla guida in stato di ebbrezza. L'ultimo caso riguarda la sentenza della Corte di Cassazione n. 4602/2017, dove un uomo ritiene che lo stato di ebbrezza non è causa di un incidente stradale da lui provocato, nello specifico contesta il nesso tra l'alcool e l'incidente stesso. Il ricorso alla Cassazione è stato inutile, quando c'è di mezzo l'alcool non si scappa e la tolleranza è pari zero.
Il fatto riguarda un incidente che ho provocato danni a sole cose. L'uomo ha perso il controllo della propria vettura che, ribaltandosi, ha danneggiato un cancello privato ed un guardrail. La Corte d'Appello ha segnalato i due test effettuati al conducente, i cui dati sono piuttosto allarmanti: il primo test segnala un'alcolemia pari a 1,9 grammi per litro di sangue mentre al secondo rilievo la cifra è di 1,84 g/l. La Cassazione ha ritenuto il ricorso totalmente infondato e ha confermato la correlazione tra lo stato di ebbrezza e l'incidente. L'uomo viaggiava in condizioni metereologiche ottimali e la strada era poco trafficata. Le multe per guida in stato di ebbrezza variano in base all'infrazione e al tasso alcolemico. Il limite, per legge, è di 0,5 g/l; se si supera tale limite scatta la sanzione di 532 €. Superata la soglia di 0,8 g/l la multa sale a 800 € mentre un tasso superiore a 1,5 g/l porta alla fascia più aggravata con una sanzione di ben 1.500 €. La sentenza della Cassazione ha confermato la multa di 1.500 € e ha aggiunto altri 2.000 € per coprire le spese processuali. Mettersi al volante dopo aver "alzato troppo il gomito" è un gesto tanto sconsiderato quanto pericoloso.
