Costo del petrolio e prezzo della benzina: drammi di oggi, speranze di domani
Così come anticipato nei giorni scorsi, l'ulteriore aumento previsto sul prezzo della benzina in Italia è realtà. Secondo quanto affermato infatti da diversi quotidiani, dopo il rincaro deciso lo scorso venerdì da Esso, anche i distributori Tamoil si sono accodati fino a raggiungere un massimo di 0,5 centesimi in più rispetto al prezzo attuale, arrivando addirittura a quota 1,593 euro per litro.
Quest'oggi la media nazionale è così rappresentata: si parte dall' 1,585 euro al litro di Eni all'1,594 dei distributori Tamoil, passando per l'1,491 di Esso e l'1499 Tamoil per un litro di diesel, per finire tra lo 0,779 di Eni e lo 0,796 sempre di Tamoil per il GPL. Maggiormente penalizzati sono ancora gli automobilisti del SUD cui vedono vertere i prezzi della benzina ad un picco di 1.633 euro e 1,525 per un litro di diesel.
Numeri che a prescindere non faranno di certo contenti gli automobilisti di tutta Italia, che dopo l'introduzione della nuova accisa di 2 centesimi atta a reintegrare i fondi dello spettacolo, vedono salire il rincaro di 268 euro annuo stimato da Federconsumatori, a 304 euro causa le accise regionali di 3 centesimi a cui andranno anche ad aggiungersi gli aumenti sopra elencati.
Sul fronte consumatori, prosegue intanto la campagna di raccolta firme messa in atto dal Coordinamento Nazionale dei gestori aderenti a FAIB ed a FEGICA Cisl, che ha come obbiettivo l'espletamento di un disegno di legge che faccia da riforma a quella messa in atto dal Governo, tramite la raccolta di 500.000 adesioni da parte di tutti i cittadini italiani entro il 31 maggio.
Dall'Antitrust arriva invece la notizia di dell'apertura di un'indagine da parte delle apposite Autorità. Dopo la numerosa serie di esposti inviati dal Codacons si è deciso di procedere per vie legali per scoprire se la radice di questa impennata record sia di fatto speculazione. Il Presidente, Carlo Rienzi ha intanto affermato:
"Da tempo chiedevamo all'Antitrust di intervenire per verificare cosa accadesse nel misterioso mondo dei prezzi della benzina, e per accertare il divario dell'Italia rispetto alla media europea. Auspichiamo che attraverso questa inchiesta possano essere individuate le speculazioni che caratterizzano il settore dei carburanti, e punite le compagnie petrolifere responsabili con maxi-sanzioni milionarie che fungano da deterrente".
Migliori sono le notizie che arrivano oltreoceano, il Presidente Degli Stati Uniti barack Obama ha infatti annunciato, tramite un comunicato stampa tenutosi nella giornata di ieri, che Osama Bin Laden è morto a seguito di un'operazione dei servizi speciali USA. Ciò, tra i vari benefici annessi, "dovrebbe" anche garantire una rete di rifornimenti petroliferi più affidabile, segnando in borsa un probabile ribassamento dei prezzi quanto meno considerevole.