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Cresce il superbollo francese, sovrattassa fino a 10.500 euro per le auto più inquinanti

Il sistema, battezzato “Bonus Malus Eco”, entrerà in vigore a partire da gennaio 2019 e punta a penalizzare i veicoli più inquinanti. La tassa si pagherà al momento dell’immatricolazione e va da un minimo di 50 euro fino a un massimo di 10.500 euro per le auto che emettono da 185 g/km in su.
A cura di Matteo Vana
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Quello dell'inquinamento ambientale è uno dei problemi che l'Europa ha deciso di risolvere e per farlo ha intenzione di mettere in campo ogni risorsa: un problema, quello relativo alle emissioni, che riguarda soprattutto la Francia che, con ben 8.741.000 unità, può vantare il parco auto più inquinante del Vecchio Continente. Proprio per questo, a partire dal 2019, entrerà in vigore il nuovo sistema che, almeno nelle intenzioni, dovrà incoraggiare gli automobilisti transalpini a scegliere vetture meno inquinanti.

Il nuovo sistema entrerà in vigore nel 2019

Il sistema, battezzato "Bonus Malus Eco", entrerà in vigore a partire da gennaio 2019 ed è l'evoluzione del meccanismo voluto dal Governo francese già dal 2007 per favorire la diffusione di vetture a basse emissioni di CO2: la tassa verrà pagata al momento dell’immatricolazione della vettura, a partire da 117 g/km di CO2. Chi acquista una vettura con questo livello di emissioni pagherà una tassa minima di 50 euro. Più aumentano le emissioni, però, più la sovrattassa sale fino ad arrivare ad un massimo di 10.500 euro per chi emette da 185 g/km in su. Una vera e propria mazzata, visto che questo livello può essere raggiunto anche da auto piuttosto comuni; come dimostrato dal sito francese Autoctu, infatti, una Peugeot 3008 che nella versione 1.6 BlueHDi a gasolio Euro 6 GT Line 130 Auto con start&stop emette 105 g/km di CO2  è sotto al limite e non paga nulla. Mentre la variante a benzina 1.6 e-THP Allure 165 Auto con start&stop è a quota 129 g/km e paga quindi 330 euro di Malus.

Penalizzati, in questo senso, i motori benzina a favore dei diesel che emettono meno CO2, ma maggiori quantiità di particolato nell'aria. La misura varata dal governo francese, inoltre, è solo la punta dell'iceberg di un provvedimento che, nei prossimi anni, punta a rivoluzionare il parco auto transalpini: la soglia del Malus, infatti, si abbasserà ulteriormente di altri 3 g/km nel 2020 e poi nel 2021 ci sarà una ulteriore diminuzione del livello di ulteriori 3 g/km, arrivando così a 111 g/km, un valore piuttosto basso per le auto attuali. Il governo francese ha ormai dichiarato guerra ai veicoli più inquinanti tanto che, nel giro di pochi anni, il parco auto circolante sulle strade d'Oltralpe potrebbe essere totalmente rivoluzionato.

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