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Curve strette e ben 12 staccate, ecco il ruolo fondamentale dei freni a Montecarlo

La pista monegasca è quella che presenta più frenate, la più impegnativa delle quali è quella in fondo al tunnel in cui si passa da 289km/h a 89km/h in meno di due secondi. Particolarmente sollecitato l’impianto frenante con i piloti che passeranno 16 secondi al giro con il piede sul freno.
A cura di Matteo Vana
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Sebastian Vettel - Getty Images
Sebastian Vettel – Getty Images

Per arrivare davanti a tutti non occorre andare più veloce degli altri, ma frenare più tardi: una delle massime del motorsport trova la sua massima applicazione sulla pista del Principato di Monaco. Il tracciato monegasco, infatti, è quello che più di ogni altro sollecita l'impianto frenante delle monoposto, con i piloti costretti a passare ben 16 secondi al giro – pari al 23% della durata complessiva della gara –  con il piede sul freno.

Sbagliare il tempo della staccata, soprattutto su una pista come quella di Monaco, può essere determinante: le barriere poste ai lati del tracciato e la quasi totale assenza di vie di fuga, non consente disattenzioni e il minimo errore può costare il ritiro. Secondo i tecnici Brembo, che hanno classificato le 20 piste del Mondiale usando una scala da 1 a 10, il Circuit de Monaco rientra nella categoria dei circuiti mediamente impegnativi per i freni. La pista al confine con l’Italia si è meritata un indice di difficoltà di 7, identico a quello ottenuto dalle piste di Barcellona, Sepang e all'Hungaroring. A rendere fondamentale il ruolo dei freni, però, è il numero totale di volte in cui i piloti sono costretti a toccare il pedale, ben 12, 5 in più di Montreal che pure è considerato uno dei tracciati più duri per gli impianti frenanti. Un numero altissimo che su un intero Gran Premio si traduce in quasi 1000 frenate.

Una decelerazione di 200 km/h in meno di 2 secondi

Di queste 12 frenate che i piloti effettueranno in ogni singolo giro, solo una è classificata come impegnativa, 7 sono di media entità e quattro come leggere: la più importante è quella dopo il tunnel in cui le monoposto raggiungono i 286 km/h e frenano in meno di 2 secondi per scendere a 89 km/h. Ci riescono in solo 56 metri grazie alla pressione esercitata dai piloti che sono sottoposti ad una decelerazione di 4,7 G e devono esercitare un carico sul pedale del freno di 155 kg. Uno sforzo notevole tanto che i tecnici hanno stimato in 116 tonnellate il carico totale che i driver delle varie scuderie eserciteranno sul pedale del freno nella giornata di domenica: per ogni minuto di gara i piloti saranno chiamati ad uno sforzo sul pedale del freno di oltre 1.050 kg.

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