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Da Ross Brawn a Newey: i migliori 5 progettisti della Formula 1

Sono stati veri e propri rivoluzionari del mondo dei motori. Hanno dato nuove idee, innovando la struttura dell’auto, creando strategie vincenti. Sono i progettisti che si sono maggiormente distinti in Formula 1. Fra loro anche il pioniere del telaio in fibra di carbonio, John Barnard.
A cura di Fabrizio Rinelli
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© Photo4 / LaPresse 06/09/2013- Monza, Italy Sport Grand Prix Formula One Italy 2013 In the pic: Ross Brawn (GBR), Team Principal, Mercedes GP, Monisha Kaltenborn (AUT) Sauber Team Principal and the team, Graeme Lowdon (GBR) Marussia F1 Team Chief Executive Officer, Christian Horner (GBR), Red Bull Racing, Sporting Director, Stefano Domenicali (ITA) Team Principal, Scuderia Ferrari and Martin Whitmarsh (GBR), Chief Executive Officer Mclaren

Le vittorie in Formula 1, i traguardi raggiunti, i record e le soddisfazioni ottenute dopo una pole, o una buona prestazione in gara, sono sicuramente merito del pilota e della sua abilità alla guida. Ma non dobbiamo mai dimenticare il lavoro del team che lavora sempre per migliorare la monoposto, ma soprattutto non dobbiamo tralasciare la figura del progettista, una figura spesso dimenticata ma che invece è di vitale importanza per le performance dell’auto. Ecco chi sono stati i migliori 5 della storia.

Il pioniere del telaio in fibra di carbonio: Barnard

E’ John Barnard, uno dei grandi progettisti e punto di riferimento in Formula 1. La sua storia è a dir poco singolare, poiché passò, negli anni ’70, dal design di lampadine al ruolo di progettista prima con Lola e poi in McLaren, diventando il vero pioniere di una rivoluzionaria innovazione per i motori sportivi. Insieme a Ron Dennis infatti, proprio alla McLaren, introdusse il telaio monoscocca in fibra di carbonio e il posteriore rastremato a ”bottiglia di coca-cola”, realizzando alcune delle auto più belle, creative e prestanti della storia. I risultati erano sotto gli occhi di tutti, con i 3 titoli mondiali consecutivi vinti da Lauda e Prost, dal 1984 al 1986.
Meno fortunate le successive esperienze in Ferrari e in Benetton, che furono comunque importanti per impostare le strategie di vittoria future per Michael Schumacher.

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Brawn, la favola del trionfo della matricola

Volendo fare un paragone con il calcio, la vittoria del 2009 del mondiale da parte della scuderia Brawn GP con Jenson Button alla guida, può essere paragonata al titolo di Premier League vinto dal Leicester in Inghilterra lo scorso anno. Quella di Ross Brawn è la figura di maggior successo in questo campo, avendo guidato la Benetton nel 1994 e nel 1995 e la Ferrari con 6 mondiali costruttori e 5 piloti dal 1999 al 2004, a diversi titoli mondiali, nel ruolo di direttore tecnico. Poi diventò team principal di Honda nel 2008, e solo l’anno dopo, acquisì la scuderia creando il suo team: appunto la Brawn GP. La scuderia fu poi ceduta alla Mercedes, ma Brawn continuò a rivestire lì il ruolo di team principal fino al 2013, riorganizzando la struttura della scuderia che ormai da 3 anni è padrona assoluta della Formula 1.

© Photo4 / LaPresse 28/07/2013- Budapest, Hungary Sport Grand Prix Formula One Hungary 2013 In the pic: Ross Brawn (GBR), Team Principal, Mercedes GP on the podium as team winner rapresentative

La sua Lotus pensata per la vittoria

La storia di Colin Chapman, fondatore della Lotus, è di quelle dal grande fascino. Il suo immenso amore per le auto, e in generale per i motori e la Formula 1, superavano ogni cosa. Il suo grande obiettivo, è sempre stato quello di ridurre di  peso la monoposto. “Aggiungere potenza ti rende più veloce sui rettilinei, togliere peso ti rende più veloce in ogni settore”. Queste le sue parole già rivoluzionarie, fra gli anni ’60 e ’70. Tra le numerose innovazioni portate in quegli anni in F1 dal genio di Chapman, i radiatori laterali, il design degli alettoni, le sospensioni dotate di barre di torsione, il telaio monoscocca rastremato e le soluzioni aerodinamiche finalizzate all’effetto suolo. Le sue grandi soddisfazioni le ottenne grazie anche, e soprattutto, a Jim Clark, Graham Hill, Jochen Rindt e Mario Andretti.

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L’uomo capace di vincere sia in Ferrari che in Mercedes

Senza ombra di dubbio è uno dei protagonisti più bravi e capaci in assoluto del mondo dei motori, ma nello specifico, ovviamente, in quello della Formula 1. Un vero mago e uomo del momento nella F1 di oggi, dopo l’esperienza in Ferrari infatti, Aldo Costa, sta ora dando il suo prezioso contributo alla Mercedes, fornendo strategie, idee e soluzioni fondamentali al dominio delle Frecce d’Argento. Negli anni d’oro di Schumacher, Costa fu assistente di Rory Byrne in Ferrari, per poi sostituirlo definitivamente, assumendo il suo ruolo nel 2006. Dopo al vittoria del mondiale piloti nel 2007 con Raikkonen alla guida, e anche quello dei costruttori, passò proprio in Mercedes.
Appena approdato a Stoccarda, vinse subito, sviluppando poi le successive evoluzioni di quella monoposto che ormai domina, da 3 anni, ogni gara della Formula 1.

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Newey e i titoli con tre diversi team

Possiamo tranquillamente definirlo il guru della Formula 1. Uno di quei maghi che dispensa vittorie dovunque vada. Stiamo parlando di Adrian Newey. E’ riuscito a vincere con tre diverse scuderie e ha accumulato ormai un bottino di quasi 150 GP vinti. Laureato in aerodinamica, Newey entrò a far parte subito del mondo della Formula 1 negli anni ‘80, e si fece notare per le sue attente analisi sulla monoposto, improntate soprattutto ad evidenziare e a dare importanza agli aspetti dell’aerodinamica. 4 sono stati i titoli costruttori vinti alla Williams insieme a Patrick Head, altri 2 nel 1998 e nel 1999 con la McLaren, prima del suo arrivo in Red Bull, con il capolavoro e la creazione, con Christan Horner e Sebastian Vettel, di un nuovo team capace di conquistare 4 doppiette consecutive fra piloti e costruttori.

© Photo4 / LaPresse 10/05/2013 Barcelona, Spain Sport Grand Prix Formula One Spain 2013 In the pic: Sebastian Vettel (GER), Red Bull Racing, RB9 and Adrian Newey (GBR), Red Bull Racing , Technical Operations Director
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