Da Verstappen a Leclerc, ecco chi sono: il futuro dei piloti in F1 è oggi
Da qualche anno la Formula uno sta provando a darsi una svecchiata cercando di rendere nuovamente interessante uno sport che negli ultimi anni sembrava avesse perso il suo fascino. Lo sta facendo grazie all’inserimento di nuove regole ma anche grazie ai giovani piloti arrivati nel Circus e che hanno già attirato l’attenzione degli addetti ai lavori, ma non solo.
Verstappen, il giovane ‘veterano’ della F1
Il “veterano” di queste baby-talenti del volante che rappresentano sia il presente che il futuro della F1 è l’olandese figlio d’arte Max Verstappen. Ventuno anni ancora da compiere (lo farà il 30 settembre) vanta già cinque anni di esperienza nel Mondiale (quattro da pilota titolare) e 74 GP disputati nei quali è finito ben 16 volte sul podio ottenendo già quattro successi (Montmelò 2016, Sepang e Citta del Messico 2017, Spielberg 2018) il primo dei quali gli vale il titolo di più giovane pilota ad aver vinto una gara di Formula 1 (18 anni, 7 mesi e 15 giorni), nonché quello di primo olandese a trionfare nella massima competizione. La Red Bull ha deciso di puntare su di lui per il presente e per il futuro: tant’è che ha già salutato Daniel Ricciardo (che dal prossimo anno passerà alla Renault) dandogli il ruolo di primo pilota indiscusso.
A Gasly l’eredità di Ricciardo
Al suo fianco arriverà infatti un altro giovane di belle speranze che seppur anagraficamente più vecchio dell’olandesino, è meno esperto del collega per quel che riguarda la Formula Uno. Il sedile attualmente occupato da Ricciardo passerà infatti al 22enne francese Pierre Gasly che quest’anno, alla prima vera stagione da pilota titolare nel Mondiale, sta ben impressionando con la Toro Rosso (miglior risultato il sorprendente 4° posto in Bahrein).
Ocon, il ‘prigioniero’ Mercedes
Non li ha ancora compiuti 22 anni (lo farà il 17 settembre) un altro interessante prospetto del volante che già da qualche anno è protagonista in Formula Uno e sul quale ci sono molte aspettative anche se per il francese Esteban Ocon non vi sono le stesse certezze sul futuro. Il giovane e talentuoso pilota di scuola Mercedes, oggi in Force India potrebbe infatti disputare il suo ultimo Gran Premio di Formula 1 a Singapore per lasciare poi il posto a Lance Stroll (a proposito di giovani driver in rampa di lancio), classe’ 98 figlio del proprietario del team e attualmente alla Williams (dove potrebbe rimanere anche la prossima stagione il 23enne russo Sergej Sirotkin). Il francese è al centro di tante voci di mercato, ma questo non sembra giovare al suo futuro, dato che il contratto che lo lega con il team Mercedes gli sta impedendo di potersi accasare in altre scuderie.
La grande chance sul Cavallino per LeClerc
Già certo di un sedile per il 2019 (e che sedile!) invece il 21enne monegasco Charles LeClerc già annunciato dalla Ferrari come sostituto di Kimi Raikkonen (che andrà in Sauber) per la prossima stagione. Sono bastati dunque 14 gran premi in Formula Uno (con cinque piazzamenti in zona punti con la non competitivissima Sauber) al talento cresciuto nella Ferrari Academy per convincere il Cavallino a puntare su di lui già dal prossimo anno (ancora nessun sedile invece per l’italiano classe ‘93 Antonio Giovinazzi che spera però di prendere il posto di Ericsson al fianco di Raikkonen alla Sauber).
Norris e Russel, il nuovo che avanza
Sedile assicurato anche per il 24enne spagnolo Carlos Sainz Jr che dopo Toro Rosso e Renault (74 Gp disputati con il 4° posto di Sepang nella passata stagione come miglior piazzamento in carriera) per i prossimi due anni si accaserà alla McLaren prendendo il posto del suo illustre connazionale Fernando Alonso. Al fianco dello spagnolo troverà posto anche il giovanissimo classe ’99 Lando Norris attualmente in lotta con il connazionale George Russel (classe ’98 che fa parte dell’Academy Mercedes) per la vittoria del titolo in Formula 2. Mentre si prospetta un altro anno “in panchina” per il 24enne tedesco Pascal Wehrlein che vanta 40 Gp disputati in Formula Uno, che è considerato uno dei giovani piloti con maggior talento, ma che ormai da due stagione non riesce a trovare un sedile nell’élite dell’automobilismo.
