Dakar 2014 nell’inferno della quinta tappa
Il caos si abbatte sulla Dakar 2014 nel corso della quinta tappa, la Chilecito-Tucuman, ovvero la più lunga in programma con un totale di 911 km di cui 527 km di speciale cronometrata. A farne le spese sono i motociclisti che, reduci dalle fatiche sopportate durante la tappa Marathon di ieri, si sono trovati proiettati nell'inferno di una delle tappe più dure mai registrate da quando la corsa si è trasferita in terra sudamericana. Un tracciato insidioso che necessitava di ottime capacità di navigazione crea il caos non solo tra i comprimari, ma anche tra i top riders che si ritrovano a girovagare fuori pista in un inferno di polvere. La situazione sfugge di mano agli organizzatori che si trovano costretti ad annullare la tappa, convalidando la classifica al check-point del km 211. Prosegue invece regolarmente la corsa delle auto, ma con grosse sorprese al vertice della classifica
Giornata infernale per le moto – Si torna con la memoria alle storiche tappe africane, quando era frequente vedere piloti girovagare fuori pista alla ricerca di una traccia da seguire. La navigazione all'epoca era affidata alla bussola e alle carte, mentre nell'era del GPS episodi simili diventano sempre più rari. Ma la difficoltà del percorso della quinta tappa ha fatto si che un gran numero di piloti abbia perso la direzione. Il gruppo dei motociclisti è disperso disordinatamente in una zona troppo vasta da tenere sotto controllo e per motivi di sicurezza l'organizzazione decide di annullare la tappa al km 211, anche se i primi si trovano già ad un centinaio di km dal traguardo. La decisione favorisce Marc Coma su KTM che precede Viladoms e Przygonski, anch'essi su KTM. A farne le spese maggiori è Barreda Bort, leader fino a ieri della generale, che rimane a secco con la sua Honda e perde oltre 44 minuti da Coma. Giornata nera anche per Despres, afflitto da continue noie meccaniche, e che retrocede in tredicesima posizione in classifica generale.
Auto a fine tappa – I problemi di navigazione colpiscono anche le quattro ruote ed in particolare sono i più esperti questa volta a cadere in errore. Sainz, che ieri aveva ottenuto la testa della classifica, Terranova e Peterhansel sbagliano l'interpretazione della stessa nota e percorrono un lungo tratto che li porta fuori pista per svariati km. Peterhansel, che nella terza tappa era stato vittima della sfortuna con ben sei forature, ritrova per primo la giusta direzione, mentre Sainz perde oltre mezzora per rimettersi sul tracciato. Nani Roma ringrazia per gli errori degli avversari e si porta al comando, vincendo la tappa e conquistando la leadership provvisoria. Seguono al traguardo De Villiers su Toyota e Robby Gordon sul mostruoso HST Hummer.
Quad e Camion – Giornata dura anche per i sedici quad rimasti in gara che hanno affrontato lo stasso caos dei motocilisti. Vittoria di tappa per Lafuente su Yamaha che precede Casale, sempre sul quad della casa dei tre diapason, che conserva la testa della generale. Nella categoria camio vittoria di giornata per il Kamaz di Sotnikov, mentre nella generale De Rooy su IVECO comanda dopo aver ottenuto il terzo posto nella tappa odierna.
Classifica generale moto al termine della quinta tappa: comanda Marc Coma su KTM (18 ore, 45 minuti e 11 secondi). Seguono Barreda Bort su Honda (+41 minuti e 10 secondi) e Lopez Contardo su KTM (+53 minuti e 41 secondi).
Classifica generale auto al termine della quinta tappa: guida il gruppo Nani Roma su Mini (19 ore, 21 munuti e 54 secondi), seguito da Al-Attiyah su Mini (+26 minuti e 28 secondi) e Terranova su Mini (+31 minuti e 46 secondi).