Dakar, ancora Al-Attiyah, Sainz a un passo dalla vittoria. Nelle moto 13a tappa a Price, Walkner controlla
Seconda vittoria di fila per Nasser Al-Attiyah che ha conquistato la tredicesima tappa della Dakar 2018 di 929 km, di cui 423 km di speciale, da San Juan a Cordoba, in Argentina, chiudendo con il miglior tempo (5h 2’22’) la penultima prova di questo rally raid. Secondo tempo per l’altra Toyota, quella del team Overdrive di Lucio Alvarez, a 11’16’’ davanti alla Toyota del compagno di squadra Giniel De Villiers a 13’06. Sesta posizione per Carlo Sainz a 19’37’’, comunque il testa alla classifica generale e un vantaggio su di 46’ 18’’ su Nasser Al-Attiyah, che sale in seconda posizione assoluta a 46’18’’ grazie alla vittoria di tappa e al contemporaneo incidente di Stephane Peterhansel. II campione francese ha commesso un errore al volante della sua Peugeot, al chilometro 47 della prova, e nell’impatto ha riportato danni allo sterzo della sua 3008DKR Maxi per cui ha dovuto attendere l’arrivo del compagno di squadra Cyril Despres. Peterhansel ha ripreso la corsa con circa un’ora di ritardo da Al-Attiyah, perdendo dunque non solo la seconda ma anche la terza posizione in generale, a 1h 28’08’’ da Sainz.
Nelle moto 13a tappa a Price, Walkner controlla
Nelle moto nuova vittoria dell’australiano Toby Price, seconda di fila subito dopo la pausa forzata di ieri per moto e quad, su una speciale accorciata di 55 km a causa dell’impraticabilità della pria parte del percorso. Il pilota della KTM si è imposto con un margine di 2’03’’ sul pilota della Honda Kevin Benavides. Terzo posto di tappa per Antoine Meo, riuscito a ripotare la sua KTM al quarto posto in generale, seguito dal leader della classifica, l’austriaco Matthias Walkner, quarto a 11’32’’, che ha mantenuto un ritmo che gli ha permesso di controllare la gara. In generale il vantaggio di Walkner su Benavides è di 27’45 quando ormai manca una sola tappa alla conclusione. Tra i protagonisti di questa edizione, da segnalare un altro ritiro, quello dello statunitense Ricky Brabec, rimasto fermo nelle prime fasi a causa di un guaio tecnico alla sua Honda.