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Dakar day-5, vince Loeb ma guida Al-Attiyah. Nelle moto tappa a Sunderland, Dutto squalificato

Seconda vittoria di tappa per il francese che recupera 10’ su Al-Attiyah. Nelle moto la direzione gara restituisce Sunderland i minuti persi nel soccorso di Goncalves che lo portano a soli 59’’ dal leader Brabec. Fermato Dutto per taglio di percorso, fuori anche Cerutti.
A cura di Valeria Aiello
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Tante emozioni nella quinta giornata della Dakar, seconda parte della Marathon che da Tacna ha riportato la carovana ad Arequipa.

Vince Loeb ma guida Al-Attiyah

Nelle auto, ad assicurarsi la vittoria è stato Sebastien Loeb (Peugeot) che, ritrovatosi ad oltre 50’’ dal leader Nasser Al-Attiyah, ha recuperato 10’22’’ sulla Toyota firmando la sua seconda vittoria di tappa di questa Dakar. Un buon margine, anche se il ritardo nei confronti del qataroita rimane di 40 minuti nella generale. Ancora problemi per Stephane Peterhansel (Mini), rimasto al lungo fermo al km 248, nello stesso punto dove si sono arenati anche Loeb ed Al-Attiyah, ma riuscito a chiudere in quarta posizione a 26’09’’, mantenendo il suo secondo posto a 24’42’’ dalla vetta. Con la vittoria di tappa, Loeb risale al quinto posto in generale, preceduto da Nani Roma (Mini) a 34’33’’ e Jakub Przygonski (Mini) a 38’12’’.

Tappa a Sunderland, Dutto squalificato

Nelle moto, a transitare per primo al traguardo è stato Xavier de Soultrait (Yamaha) ma la direzione gara della Dakar ha cambiato la classifica della quinta tappa e la vittoria di giornata è stata assegnata al britannico Sam Sunderland (KTM). Il pilota della KTM aveva chiuso con un ritardo di 7’29’’ da de Soultrait ma era rimasto fermo circa una decina di minuti per prestare soccorso a Paulo Goncalves (Honda), caduto rimediando un leggero trauma cranico e una sospetta frattura alla mano. Con l’uscita di scena di Goncalves dopo quella di Joan Barreda, le speranze della Honda restano nelle mani dello statunitense Ricky Brabec, sempre in testa alla generale, che però vede ridursi il suo vantaggio ad appena 59’’ su Sunderland e 2’52’’ su Pablo Quintanilla.

Tappa costata il ritiro a Jacopo Cerutti (Husqvarna), caduto a causa di una pietra nascosta nel fesh fesh danneggiando i cerchi che, trattandosi di una tappa Marathon, non ha potuto sostituire per ripartire. Finisce, non senza polemiche, anche la Dakar di Nicola Dutto, pilota italiano e primo paraplegico in gara, squalificato perché nella tappa di giovedì ha tagliato il percorso dopo che il gruppo al suo seguito ha avuto una serie problemi, chiedendo di raggiungere il bivacco per asfalto. “Occorreva proseguire tutta la gara o almeno fino al CP3 in via eccezionale” ha spiegato il direttore di gara Marc Ducrocq. “Peccato chiudere così” ha commentato Dutto. La giornata di sabato sarà di riposo per la Dakar che domenica tornerà a darsi battaglia nella sesta delle dieci tappe in programma.

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