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Dal 46 al 99, cosa significano i numeri scelti in MotoGp?

Perché i piloti hanno scelto un determinato numero? Da Iannone nostalgico alla scaramanzia di Marquez, ecco cosa c’è dietro le preferenze dei protagonisti.
A cura di Michele Mazzeo
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Ormai i numeri e i nomi dei piloti sono diventati un binomio indissolubile: il 46 di Valentino, il 93 di Marquez o il 99 di Lorenzo, solo per citarne alcuni. Ma dietro quelle cifre impresse sul cupolino delle loro moto si nascondono i significati più disparati. Ecco quelli dei principali protagonisti della classe regina del Motomondiale.

L’omaggio a papà Graziano del Dottore

Il 46 giallo è ormai diventato un vero e proprio marchio distintivo di una delle leggende del motociclismo, non ci sarebbe nemmeno bisogno di nominarlo, ma lo facciamo per quei pochissimi che non sanno di chi stiamo parlando, si tratta ovviamente di Valentino Rossi. Ma non sono invece in tanti a conoscere quale motivo si cela dietro quel numero che ha accompagnato tutta la carriera del Dottore. Bisogna tornare al 1979, l’anno di nascita di Vale, ma anche l’anno in cui Graziano Rossi, papà del fenomeno di Tavullia, in sella alla Morbidelli andò vicino alla conquista del titolo mondiale nella classe 250: fu in lotta fino alla fine con il pluricampione sudafricano Kork Ballington, al quale dovette arrendersi causa 3 ritiri nelle ultime 4 gare. In quell’occasione sulle carene della Morbidelli campeggiava il numero 46.

Valentino Rossi / GettyImages

Un anno da ricordare per Marquez

Molto meno romantica la scelta del campione in carica della MotoGP Marc Marquez. Il suo numero, il 93, deriva dal suo anno di nascita. El Cabroncito però ci tiene parecchio dato che dopo aver vinto il titolo iridato alla sua prima stagione nella classe regina decise comunque di mantenere il suo numero, rinunciando al numero 1. La determinazione sta invece alla base di quello scelto dal suo connazionale Maverick Vinales. Il suo 25 è difatti dovuto al numero di punti che assegna la vittoria in un Gran Premio, unico suo obiettivo.

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La filosofia del marketing di Jorge Lorenzo

Ha un significato più filosofico (ma anche di marketing) il 99 per cui ha optato un altro pilota spagnolo tra i protagonisti della MotoGP, vale a dire il neoducatista Jorge Lorenzo. Il maiorchino infatti, nella prima parte di carriera aveva una predilezione per il 48, salvo poi virare sul 99 per, a detta dello stesso Lorenzo, per ricordarsi che manca pochissimo al 100, e quindi alla perfezione, ma c’è sempre spazio per migliorare. Inoltre, una motivazione aggiuntiva potrebbe essere dettata dal fatto che si tratta di un numero mai utilizzato in precedenza, e quindi si troverà meno difficoltà a trasformarlo in un brand associato al nome del 5 volte campione del mondo.

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I nostalgici Iannone e Pedrosa

Dedica familiare anche per Andrea Iannone. Il suo 29 infatti è l’unione dei due numeri con cui lui e il fratello Angelo, al quale è molto legato, correvano da bambini, cioè il 2 e il 9. Sarà sempre questo il numero che lo accompagnerà anche in questa nuova avventura in Suzuki. Ritorno all’infanzia anche per Dani Pedrosa che da qualche anno è tornato è tornato al suo numero 26, quello assegnatogli all’esordio nel Motomondiale nel 2001.

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