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Dal primo titolo di Schumacher all’ultima gioia di Raikkonen, la storia del GP d’Australia

La tappa australiana ha sempre regalato emozioni e colpi di scena: dallo scontro tra Schumacher e Damon Hill che regalò il mondiale al tedesco agli incidenti di Hakkinen e Alonso passando per la gara più corta della storia della F1.
A cura di Matteo Vana
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Prima gara conclusiva, poi evento che apre le danze della stagione: il Gran Premio d'Australia, in un modo o nell'altro, ha sempre recitato un ruolo fondamentale nel mondiale di Formula 1. Un appuntamento in grado di indirizzare il destino dei protagonisti con il quale tutti i più grandi del mondo delle corse si sono misurati: ogni pilota, infatti, ha un aneddoto o una storia da raccontare inerente alla terra dei canguri, ecco quelle che hanno segnato la storia del GP d'Australia.

Senna vince la gara più corta nella storia della F1

Il 1991 è l'anno che vede Ayrton Senna conquistare il suo ultimo titolo mondiale; il brasiliano, infatti, grazie al 2° posto ottenuto a Suzuka era riuscito a salire sul tetto del mondo per la terza volta in carriera. La gara di Adelaide, quindi, diventa importante solo per l'assegnazione del titolo costruttori: le qualifiche vedono Senna dominare con la McLaren che conquista l'intera prima fila grazie al 2° tempo ottenuto da Berger. La domenica, però, un violento nubifragio si abbatte sul circuito rendendo proibitive le condizioni; incredibilmente la direziona gara lascia partire i piloti, ma è chiaro a tutti che non si può girare in quelle condizioni. Il tutto si rende palese quando a finire contro le barriere,al giro numero 16, è Nigel Mansell; solo allora i commissari decidono di interrompere la gara stilando la classifica al giro 14. E' questa la gara più corta nella storia della Formula 1, la stessa che incorona la McLaren vincitrice del titolo costruttori.

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Lo scontro Schumacher-Hill che assegnò il primo titolo al tedesco

Il Gran Premio d'Australia è anche quello che ha visto nascere la stella di Michael Schumacher: proprio nella gara che allora si correva ad Adelaide, infatti, il tedesco riuscì a conquistare il suo primo titolo iridato. Una gara, quella del 1994, che è entrata di diritto nella storia della Formula 1: a giocarsi il titolo sono Schumacher, su Benetton Renault, e Damon Hill, al volante della Williams. Il 13 novembre, giorno della gara, il tedesco riuscì a bruciare tutti alla partenza prendendo il comando della corsa, con Hill che nel frattempo aveva sopravanzato Mansell in seconda posizione. L'esito sembrava quasi scontato con il tedesco pronto a mettere le mani sul primo titolo, ma al 36° giro Schumacher andò a sbattere contro un muretto all’esterno di una curva cieca e dopo l’urto rientrò in pista mentre nel frattempo sopraggiungeva Hill, il quale tentò il sorpasso nella successiva piega a destra; i due si toccarono finendo entrambi fuori gioco. Una manovra che garantì a Schumacher la vittoria nel mondiale con 1 punto di vantaggio su Hill.

L'incidente in cui Hakkinen rischiò la vita

Non ci sono solo gare interrotte e duelli all'ultima staccata nella storia del Gran Premio d'Australia, ma anche un incidente che sarebbe potuto costare carissimo a Mika Hakkinen, il due volte campione del mondo che diede vita a una delle battaglie più entusiasmanti di sempre con Michael Schumacher. E' il 1995 quando il finlandese, al volante della sua McLaren MP4/10C Mercedes, sta affrontando la curva Malthouse; sono solo prove libere, ma la velocità è sostenuta per provare a impostare le traiettoria della domenica. Basta un attimo, la ruota pizzica il cordolo e fora, Hakkinen perde il controllo della sua monoposto a più di 220 km/h. L'impatto è tremendo: l'auto, dopo aver girat a 360° su se stessa, finisce contro il muretto. Commozione cerebrale, una frattura allo zigomo, denti rotti e lingua a pezzi, sono le conseguenze per il pilota, oltre a una torsione innaturale del collo che fa temere il peggio. Fortunatamente, però, il finlandese si riprende piano piano tanto che tornerà l'anno dopo iniziando la rincorsa ai due mondiali vinti.

L'ultima vittoria in Formula 1 di Kimi Raikkonen

Tra coloro che hanno vinto il Gran Premio d'Australia una citazione particolare la merita senza dubbio Kimi Raikkonen; il finlandese, infatti,nel 2013 riuscì a sorprendere tutti con la sua Lotus andando a chiudere davanti a tutti la prima gara stagionale corsa a Melbourne. Scattato dalla settima posizione, infatti, Iceman riuscì a rosicchiare decimo su decimo ai suoi rivali grazie anche alla sua E21, vettura figlia di James Allison. Il pilota finlandese chiuse in prima posizione davanti a Fernando Alonso, 2° con la Ferrari, e a Sebastian Vettel. Fu quella l'ultima gioia di Raikkonen in Formula 1, l'ultima vittoria del finlandese che da allora iniziò un digiuno lungo ben 5 anni; il 2018 potrebbe essere la stagione giusta per interromperlo.

Raikkonen festeggia la vittoria del GP d'Australia 2013 - Getty images
Raikkonen festeggia la vittoria del GP d'Australia 2013 – Getty images

Alonso e il terribile incidente del 2016

Quello di Mika Hakkinen non è il solo miracolo avvenuto nella storia del Gran Premio d'Australia: tra coloro che sono incappati in un incidente, fortunatamente senza conseguenze, c'è anche Fernando Alonso. E' il 18° giro della gara del 2016 quando la McLaren dello spagnolo che sperona la Haas di Gutierrez: la vettura finisce fuori strada prima sbattendo contro un muretto a bordo pista, poi piroettando dopo l'impatto finendo nella ghiaia, cappottando e andando in pezzi. Incredibilmente, però, Alonso riesce ad uscire dall'abitacolo con le proprie gambe raggiungendo gli steward che erano accorsi sul luogo dell'incidente e rassicurandoli sulle proprie condizioni. Lo spagnolo salterà poi la gara successiva in Bahrein, ma vista la dinamica poteva andare decisamente peggio.

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