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Dall’esordio di Senna al mondiale di Raikkonen: ecco la storia del Gp del Brasile

Quella brasiliana è una delle tappe storiche della Formula 1, capace di regalare grandi gioie e altrettante delusioni ai protagonisti in pista, come nel 2008 con Massa, campione del mondo per pochi secondi, o nel 1984 con Senna, ritirato all’esordio nel suo GP di casa.
A cura di Matteo Vana
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Kimi Raikkonen festeggia il titolo del 2007 - Getty Images
Kimi Raikkonen festeggia il titolo del 2007 – Getty Images

Quella del Brasile è una delle tappe storiche del mondiale di Formula 1, una di quelle piste capaci di scrivere pagine indimenticabili dell'automobilismo. Un tracciato che, nelle 44 edizioni disputate, ha rappresentato tutto e il contrario di tutto in un'altalena di emozioni che solo pochi circuiti al mondo hanno avuto il privilegio di far vivere: dall'esaltazione dei vincitori all'amarezza degli sconfitti, dalla gioia per l'esordio alla delusione per il ritiro, passando per dolorosi addii e piacevoli scoperte. Una girandola di sensazioni contrastanti nello spazio di poche curve che rappresenta al meglio l'animo carioca in bilico tra l'allegria e quel velo di saudade che non abbandona mai fino in fondo tutti coloro che sono nati sotto la bandiera verdeoro.

L'esordio di Ayrton Senna

E' il 1984 quando la Formula 1 scopre quello che diventerà, qualche anno dopo, uno dei più importanti piloti della storia: il 25 marzo va in scena a Jacarepaguá, vicino a Rio de Janeiro, la prima prova del mondiale. Al volante della Toleman c'è un giovane di belle speranze che viene proprio dal Brasile e il suo nome è Ayrton Senna. L'esordio per lui arriva proprio sulla pista di casa, ma si concluderà nel peggiore dei modi: la sua vettura, infatti, lo abbandonerà dopo appena 8 giri per un problema al turbo. Ironia della sorte vuole che a vincere quel GP sarà proprio il suo più grande rivale, Alain Prost, che metterà le basi per la conquista del titolo mondiale.

Ayrton Senna - Getty images
Ayrton Senna – Getty images

Fisichella vince a tavolino il suo primo GP

Nella storia del GP del Brasile c'è una costante che si manifesta quasi ad ogni occasione. la pioggia. Più o meno intensa l'acqua è una protagoniste del tracciato carioca, ma poche volte fu decisiva come nel 2003. La Fia, per diminuire i costi, obbliga i costruttori di pneumatici a portare una sola specifica da bagnato ad ogni evento. Michelin e Bridgestone decidono così di portare una sola mescola intermedia sperando che non piova. La speranza, però, è vana tanto che un vero e proprio diluvio si abbatte sul circuito di Interlagos. Schumacher e Montoya si girano in balia dell'aquaplaning, Fisichella va in testa passando Raikkonen poco prima che gli incidenti di Webber e Alonso costringano la direzione gara ad interrompere la corsa. La classifica calcolata due giri prima della chiusura sembra dare la vittoria al finlandese, ma su richiesta della Jordan la Federazione riesamina tutti i dati e il venerdì successivo assegna la vittoria al romano, la prima della carriera.

La Jordan di Giancarlo Fisichella nel 2003 - Getty images
La Jordan di Giancarlo Fisichella nel 2003 – Getty images

Il titolo mondiale di Raikkonen

Quello del 2007 è uno degli epiloghi più incredibili della storia della Formula 1: quella brasiliana rappresenta l'ultima gara della stagione e Lewis Hamilton è il favorito visto che arriva all'appuntamento con 4 punti di vantaggio su Fernando Alonso e sette su Kimi Raikkonen. A scattare in pole position è Massa con l'inglese al suo fianco, il finnico della Ferrari subito dietro e Alonso a chiudere il poker. Al via però il finlandese scavalca l'inglese della McLaren alla prima curva e si mette dietro a Massa, Hamilton accusa il colpo, viene passato anche da Alonso e dopo pochi giri si infila nella ghiaia compromettendo le chance mondiali. Alla bandiera a scacchi è Raikkonen a chiudere davanti a tutti con Massa 2° e Alonso 3°; una classifica che permette a Chris Dyer, ingegnere di pista del finlandese di esclamare la frase, diventata famosa, "secondo i miei calcoli sei campione del mondo per un punto". Calcoli esatti che permettono al pilota della Rossa di vincere al suo primo anno al volante del Cavallino.

Il mondiale di Massa sfumato all'ultima curva

Un rapporto fatto di odi et amo, quello della Ferrari con il Brasile: l'anno successivo, infatti, la Rossa è di nuovo pronta a giocarsi il titolo, stavolta con Felipe Massa che arriva all'ultimo appuntamento con uno svantaggio di sette punti su Lewis Hamilton. Il brasiliano, davanti al proprio pubblico, ottiene la pole position e vola verso la vittoria. A pochi giri dal termine l'attenzione si sposta sull'inglese che arranca sotto la pioggia, invischiato in sesta posizione dopo il sorpasso di Vettel: con questo risultato Massa avrebbe il mondiale in tasca. Il ferrarista taglia il traguardo da campione del mondo, ma quando si volta vede sfuggirgli il titolo dalle mani: Hamilton, infatti, riesce a passare Glock che montava ancora le gomme da asciutto prendendosi così 5° posto e titolo mondiale per un solo punto. Nemo propheta in patria, Massa lo scopre a sue spese.

Felipe Massa -Getty images
Felipe Massa -Getty images

Il (primo) ritiro di Massa

C'è ancora una volta Felipe Massa a scrivere la storia del Gran Premio del Brasile, stavolta però è storia recente. Il brasiliano, proprio sulla pista di casa, decide di dare l‘addio alla Formula 1. In gara tutti gli occhi sono su di lui e l'uscita di scena proprio all'imbocco dei box gli regala una passerella degna di una star: il pilota della Williams percorre tutta la corsia con le lacrime agli occhi e la bandiera verdeoro sulle spalle, ricevendo l'ovazione del pubblico e le pacche sulle spalle da parte di tutti i meccanici presenti. A inizio stagione, però, Massa sarà di nuovo in pista, richiamato dal team di Grove per sostituire Valtteri Bottas passato alla Mercedes al posto di Rosberg. Quest'anno Massa ha già annunciato il suo secondo ritiro, ma quello che rimarrà nella mente di tutti gli sportivi sarà quello del 2016.

Felipe Massa percorre la corsia box con la bandiera del Brasile - Getty images
Felipe Massa percorre la corsia box con la bandiera del Brasile – Getty images
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