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Dall’ordine Ferrari allo scontro Hamilton-Rosberg, ecco la storia del GP d’Austria in F1

Quella austriaca è sempre stata una gara ricca di avvenimenti e colpi di scena: dalla vittoria al fotofinish di De Angelis alla prima volta di un austriaco davanti al pubblico di casa firmata Lauda, proseguendo poi con i contatti tra compagni di squadra come nell’edizione 2016.
A cura di Matteo Vana
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Schumacher consegna il trofeo del vincitore a Barrichello - Getty Images
Schumacher consegna il trofeo del vincitore a Barrichello – Getty Images

La Formula 1 riaccende i motori per scendere in pista a Spielberg, circuito posizionato nel cuore delle montagne austriache, che in passato si è caratterizzato per colpi di scena e incidenti in grado di indirizzare il mondiale. La pista perfetta per l'ennesimo duello tra Sebastian Vettel, leader del mondiale, e Lewis Hamilton, chiamato a recuperare 14 punti di svantaggio. Dopo i fatti di Baku, con il tedesco a tamponare l'inglese prima e a colpirlo con la sua anteriore destra poi, la rivalità è alle stelle: sanzionato per il suo comportamento, il pilota della Ferrari è stato chiamato dalla Fia a giustificare il proprio comportamento, cavandosela con una lettera di scuse e una tirata d'orecchie da parte del presidente Jean Todt. Quello austriaco, però, è un tracciato che, in un modo o nell'altro, ha sempre riservato sorprese ed eventi in grado di indirizzare l'intera stagione e anche stavolta la storia potrebbe ripetersi.

L'italiano De Angelis al fotofinish

Quella del 1982 è la prima gara di Formula 1 in cui si assiste al primo pit stop con rifornimento della storia e basterebbe già questo per farla rientrare tra le edizioni storiche, ma c'è di più. In partenza le due Alfa Romeo di Giacomelli e De Cesaris si toccano, Piquet sembra scappare, ma dopo il pit stop rientra in quarta posizione. A prendere il comando dopo la girandola di cambi è Prost che sembra avviato alla vittoria quando viene tradito da un problema meccanico che lo costringe al ritiro: a giocarsi la prima posizione rimangono De Angelis e il finlandese Rosberg. Il pilota della Williams rincorre, ma sembra poter superare: all'ultima curva, però, l'italiano tiene una traiettoria più interna che rende impossibile il sorpasso, la vittoria è sua per soli 50 millesimi: sarà uno degli scarti minori mai registrati tra primo e secondo posto in Formula 1.

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La prima volta di un austriaco davanti al pubblico di casa

La prima volta non si scorda mai, soprattutto se si tratta della pista di casa. Nel 1984 è Niki Lauda il primo austriaco a trionfare davanti al proprio pubblico; già dalle prime luci del mattino la folla è tutta per lui che scende in pista con un solo obiettivo, la vittoria. In pole c’è Nelson Piquet che al via mantiene la testa seguito da Prost e da Lauda; il cambio del francese, però, fa le bizze e a complicare la situazione ci si mette anche una macchia d'olio che lo leva dalal contesa. Lauda ringrazia e si mette all'inseguimento di Piquet. L'idolo di casa passa in testa ma pochi giri dopo rallenta visibilmente a causa di un problema al cambio; sembra una maledizione, ma il guaio si risolve e l'austriaco riesce a portare a casa la prima vittoria nel suo Gran Premio insieme alla testa del mondiale.

Niki Lauda - Getty Images
Niki Lauda – Getty Images

Hakkinen-Coulthard, contatto in famiglia

Quella del 1999 è la prima gara senza Michael Schumacher, costretto a letto dopo l'incidente di Silverstone e la conseguente rottura della gamba. A tenere alto l'onore della Ferrari ci pensa Eddie Irvine, promosso prima guida dopo il forfait del tedesco. L'episodio chiave avviene al via: Mika Hakkinen e David Coulthard, compagni di squadra in McLaren, si toccano perdendo subito la testa della corsa. A pagarne le conseguenze è soprattutto il finlandese, in piena lotta per il mondiale che si vede rosicchiare punti importanti proprio dal pilota della Rossa che centra la vittoria e si porta a sole due lunghezze da lui: il mondiale diventa così una corsa a due anche se alla fine sarà proprio Hakkinen a spuntarla.

L'ordine di scuderia più famoso della Formula 1

L'edizione 2002 è stata una delle più controverse dell'intera storia della. A partire in pole position è la Ferrari di Rubens Barrichello mentre l'altra Rossa guidata da Michael Schumacher è in terza posizione: tra di loro la Williams di Ralf Schumacher, il fratello del ferrarista. Al via il sette volte campione del mondo si prende la seconda posizione e inizia il monologo del Cavallino, troppo veloce per tutte le monoposto in pista. La sfida è tra le due Ferrari, ma egli ultimi giri arriva l'ordine di scuderia: il brasiliano è costretto a cedere la posizione al compagno di squadra, in lotta per il mondiale. Barrichello decide di obbedire, ma lo fa nel modo più palese rallentando solo sulla linea del traguardo dell'ultimo giro e scatenando le polemiche per quanto accaduto. Sul podio, poi, è lo stesso Schumacher a cedergli il posto e la coppa destinata al vincitore del Gran Premio, infrangendo la procedura della cerimonia di premiazione. Per i fatti della gara la Ferrari fu convocata davanti al Consiglio Mondiale dalla FIA il 26 giugno 2002, venendo condannata al pagamento di una multa di un milione di dollari per non aver rispettato le procedure previste durante la cerimonia sul podio. L'ordine di scuderia in sé, pur giudicato deplorevole nel modo in cui era stato messo in atto, non venne considerato punibile dalla Fia.

Lo scontro tra le due Mercedes

Un posto tra le edizioni più importanti del Gran Premio d'Austria lo merita certamente l'ultima andata in scena a Spielberg. Le due Mercedes scattano dalla prima fila, il duello tra Lewis Hamilton e Nico Rosberg è in pieno svolgimento e dopo l'incidente in Spagna tra i due non corre buon sangue. La gara vede le due Frecce d'argento alternarsi in testa, poi al giro 27 la gomma della Ferrari di Sebastian Vettel esplode causando l'ingresso della safety car. Alla ripartenza è Rosberg ad allungare, ma nelle ultime tornate Hamilton si rifà sotto: proprio all'ultimo giro il colpo di scena. L'inglese tenta il sorpasso, il tedesco allarga la traiettoria e i due si toccano. Ad avere la peggio è Rosberg che perde il podio a causa dell'alettone danneggiato vedendosi superato da Verstappen e Raikkonen mentre Hamilton si prende la prima posizione e accorcia sul rivale.

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