Dall’ultima di Schumacher alla prima Mercedes, ecco la storia del GP della Cina in F1

Il mondiale di Formula 1 fa tappa in Cina per la seconda prova stagionale, a tenere banco è ancora una volta il duello tra Ferrari e Mercedes. Dopo la vittoria dell'esordio, Sebastian Vettel è intenzionato a continuare il cammino intrapreso consapevole che la sua SF70H, soprannominata Gina, può essere finalmente la vettura giusta con cui interrompere lo strapotere delle Frecce d'argento: un Gran Premio, quello cinese, che ha sempre vissuto della lotta tra la casa di Maranello e quella di Brackley, capaci di portare a casa 8 edizioni delle 13 fino a qui disputate.
Barrichello davanti a tutti nell'esordio
È il 2004 quando la Formula 1 sbarca a Shanghai: tanta l'attesa per il primo Gran Premio della Cina con la Rossa di Maranello a dominare il mondiale e Michael Schumacher già campione del mondo per la settima volta in carriera. Sul tracciato cinese non c'è storia, ma la gara del tedesco si rivelerà un vero e proprio inferno: prima il testacoda in qualifica che lo costringe a partire dal fondo, poi l'incidente con Klien in gara e la foratura che lo toglie dai giochi. A prendersi la scena, così, è il suo compagno di squadra, il suo fedele scudiero, quel Rubens Barrichello che tante volte è stato costretto a lasciargli il passo. Stavolta, però, è diverso, il palco è tutto suo e il brasiliano non fallisce andando a conquistare una vittoria che sarà decisiva per aggiudicarsi il secondo posto nel mondiale.

L'ultima in Formula 1 di Schumacher
Il rapporto tra il più grande pilota di tutti i tempi e il tracciato cinese non è dei più semplici, ma a spazzare via le incomprensioni degli anni precedenti ci pensa l'edizione 2006. Il tedesco ha già annunciato il ritiro dalla Formula 1 a fine stagione, ma si gioca il mondiale con l'astro nascente Fernando Alonso che lo precede di due lunghezze in testa alla classifica. Ancora una volta è una gara rocambolesca, ma stavolta la fortuna assiste Schumacher; si parte con pista bagnata, ma il mutamento delle condizioni favorisce il ferrarista, bravo a recuperare lo svantaggio accumulato. Decisivo è il pit stop in cui riesce a sopravanzare lo spagnolo andando così a vincere il suo primo e unico Gp della Cina in carriera, ultimo acuto di una carriera inimitabile.

Delusione Hamilton, Raikkonen ringrazia
L'anno dopo, nel 2007, il Gp della Cina è decisivo nell'assegnazione del mondiale anche se, al momento, nessuno se ne rende conto. Un giovanissimo Lewis Hamilton comanda uno dei mondiali più incerti degli ultimi anni davanti al suo compagno di squadra Fernando Alonso e Kimi Raikkonen, in netta rimonta alla sua prima stagione con il Cavallino Rampante. Ancora una volta è una gara particolare, ma il colpo di teatro arriva nel corso del 31esimo giro: l'inglese, con le gomme ormai finite, decide di spingere finendo nelle ghiaia e lasciando via libera a Kimi Raikkonen che riduce così lo svantaggio in classifica. A fine anno sarà proprio il finlandese, nel rocambolesco Gran Premio del Brasile, a portarsi a casa il titolo, l'unico della sua carriera e l'ultimo piloti conquistato dalla Ferrari.

La prima gioia Mercedes
Se le prime edizioni del Gran Premio della Cina avevano visto un vero e proprio dominio Ferrari, le ultime hanno stabilito lo strapotere della Mercedes. Ad aprire la sequenza d'oro della Stella sulla Formula 1 degli ultimi anni fu il trionfo del 2012, la prima vittoria ottenuta dalla casa di Brackley dopo il suo ritorno alle corse nel 2010. Una gara dominata da Nico Rosberg, alla sua prima affermazione dopo 111 gare disputate, capace di prendersi pole position e gara e aprendo, di fatto, al dominio delle ultime 3 stagioni sancite proprio dall'ultimo mondiale conquistato dal tedesco. Domenica andrà in scena un nuovo capitolo, la lotta tra la Rossa e le Frecce d'argento è solo all'inizio.
