Dalla prima vittoria Ferrari all’incidente di Schumacher,la storia del GP di Gran Bretagna
Silverstone, in Formula 1, fa rima con storia. Il tracciato inglese, infatti, è stato il primo ad accogliere una gara del mondiale così come il Gran Premio di Gran Bretagna – insieme a quello d'Italia – è il più presente in calendario con ben 68 edizioni disputate. Normale, una volta arrivati in pista, sentire l'emozione tipica che ogni luogo storico trasmette; nomi come Becketts, Stowe, Maggotts e Copse – le curve più famose del tracciato – sono ormai entrate nell'immaginario collettivo degli appassionati così come alcuni dei Gran Premi disputati che, per un motivo o per l'altro, hanno contribuito a creare il mito di Silverstone.
La prima vittoria Ferrari in Formula 1
Novanta giri e un distanza totale di 418 km; queste sono le prerogative della gara disputata a Silverstone nel 1951, la seconda tappa di un mondiale di Formula 1 ancora in fase embrionale. L'anno prima il campionato aveva aperto i battenti con il trionfo dell'Alfa Romeo con la Ferrari che non partecipò a causa dell'ingaggio troppo basso offerto dagli organizzatori. Stavolta, però, la Rossa c'è e conquista la pole position grazie ad Ascari. In gara, però, è Gonzalez a sbaragliare la concorrenza battendo Fangio e regalando al Cavallino la prima vittoria della sua storia in Formula 1 stabilendo così il sorpasso sugli storici rivali dell'Alfa Romeo.
La vittoria numero 100 per la Williams
Se quello di Silverstone è un Gran Premio per la Ferrari, lo è forse ancora di più per la Williams. La scuderia inglese, infatti, riuscì a cogliere il successo numero 100 proprio sulla pista di casa in una gara ricca di sorprese e colpi di scena. E' il 1997 quando Villeneuve arriva in Gran Bretagna nel pieno della lotta mondiale con la Rossa di Schumacher; il pilota canadese sa che per battere il tedesco servirà un miracolo ma non si aspetta che possa succedere proprio a Silverstone. Il pilota della Williams prende la testa della corsa, ma è costretto a cederla a causa di un pit stop troppo lento. Schumacher sembra avere la vittoria in pugno, rovinando così la festa, ma rompe un cuscinetto lasciando strada libera a Hakkinen che, poco dopo, è vittima di un problema al motore riconsegnando così la vittoria a un incredulo Villenueve che può festeggiare così la vittoria numero 100 della Williams in Formula 1.
L'incidente che tolse Schumacher dalla corsa al titolo
Quando si parla di Silverstone non può non venire in mente Michael Schumacher: molti ricordano la sua vittoria dai box nel 1999, ma è l'edizione successiva a rimanere impressa come quella del grande spavento quando il tedesco, al volante della Ferrari, centrò in pieno le barriere fratturandosi una gamba e dicendo addio alle speranze mondiali. Al via Hakkinen mantiene la prima posizione, Schumacher parte male e viene sopravanzato sia da Coulthard che da Irvine, ma la direzione gara interrompe subito la gara perché sullo schieramento rimangono ferme le vetture di Villeneuve e Zanardi. Intanto, però, i piloti di testa arrivano alla curva Stowe, Schumacher cerca il sorpasso, ma sulla sua vettura si verifica un problema all'impianto frenante, causato da una vite di spurgo del circuito idraulico allentata, e il tedesco va a sbattere violentemente contro le barriere, con la sua Ferrari che si infila quasi perpendicolarmente alle gomme di protezione. Dalla dinamica è chiaro che la situazione è piuttosto grave, i soccorsi giungono immediatamente e cercano di estrarre il pilota; Schumacher riporta la frattura di tibia e perone della gamba destra, un infortunio che lo costringerà a saltare il resto della stagione rinunciando così alla lotta per il mondiale.
L'ultima vittoria Ferrari con Alonso
Un rapporto complicato quello della Ferrari con il tracciato inglese, un odi et amo difficile da spiegare e ancor più complicato da mandare giù per i fan del Cavallino. L'ultima vittoria della Rossa a Silverstone, infatti, è targata 2011 quando fu Fernando Alonso, a sorpresa, a tagliare per primo il traguardo, a sessanta anni esatti dalla prima gioia Ferrari. Proprio lo spagnolo era sceso in pista con quella vettura augurandosi fosse di buon auspicio: mai previsione si è rivelata più azzeccata tanto che, dopo il dominio di Vettel nella prima parte di gara, Alonso prende il comando scappando verso il trionfo, l'ultimo del Cavallino nella storica Silverstone.