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Dall’esordio di Schumacher al più grande incidente della F1, la storia del GP del Belgio

Da Senna, capace di vincere davanti a Prost nel 1988 ipotecando il titolo, all’esordio di Schumacher, passando per uno dei più grandi incidenti nella storia della F1 fino all’ultima vittoria Ferrari firmata Raikkonen: ecco gli episodi che hanno reso mitica la pista belga facendola diventare una delle più importanti del mondiale.
A cura di Matteo Vana
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Michael Schumacher con la Jordan - Getty images
Michael Schumacher con la Jordan – Getty images

Basta pronunciare il suo nome, Spa-Francorchamps, per provocare un brivido in ogni appassionato di motori; una pista, quella belga, capace di entrare nell'immaginario collettivo grazie alle sue curve mitiche – come quella dell'Eau-Rouge, una delle più famose dell'intero mondiale – e alle storie che, nel corso degli anni, sono state scritte. Dai successi di Senna e Schumacher, alle vittorie negate, fino agli incidenti, ecco alcuni degli episodi che hanno reso mitico il tracciato delle Ardenne.

Senna ipoteca il suo 1° titolo mondiale

Dopo l'Ungheria ecco l'appuntamento con il Gp del Belgio: anche nel 1988, come oggi, le due gare arrivano una dietro l'altra. A giocarsi il mondiale Ayrton Senna e Alain Prost, entrambi al volante della McLaren-Honda e appaiati in classifica a pari punti. Con appena sei gare alla fine del mondiale la gara belga assume un'importanza fondamentale e il francese, poco prima del via, decide di rischiare togliendo qualche grado all’ala posteriore della sua McLaren, in modo da ottenere un significativo vantaggio in termini di velocità di punta sui rettilinei della pista belga. Una mossa che, in partenza, lo premia facendolo scattare meglio del rivale e portandolo in testa; Senna, però, gli prende la scia e sul rettilineo del Kemmel lo affianca per sopravanzarlo poi alla curva Les Combes. Una mossa che lasciò senza parole Prost, incapace di reagire all'attacco del brasiliano. Alla fine sarà proprio il pilota verdeoro a vincere, staccando il classifica il rivale di 3 punti che, dopo la bandiera a scacchi, consegnerà virtualmente il titolo al brasiliano: "Senna è il nuovo campione del mondo,questa era l'ultima chance che avevo, ho provato ad impensierirlo ma è sempre stato il più forte a vetture uguali" furono le parole di Prost. Una previsione azzeccata visto che, a fine anno, arrivò il primo mondiale in carriera per Senna.

Ayrton Senna - Getty images
Ayrton Senna – Getty images

L'esordio di Michael Schumacher

Il 1991 è l'anno che forse più di ogni altro ha cambiato per sempre la Formula 1; subito dopo ferragosto, infatti, Bertrand Gachot, pilota della Jordan, venne arrestato in Inghilterra. L'episodio che aveva portato alla sua condanna risaliva al dicembre dell'anno precedente, quando, durante una lite con un taxista nel centro di Londra, dovuta ad un incidente automobilistico, il pilota per difendersi spruzzò uno spray urticante acquistato in Germania sugli occhi del malcapitato ricevendo così una condanna ad anno e mezzo di carcere. La Jordan, per sostituirlo, decise di rivolgersi al giovane Michael Schumacher, assistito da Willi Weber che, per convincere la Jordan ad assumerlo, assicurò che il pilota conosceva già il tracciato belga, anche se in realtà, come rivelato dallo stesso, non vi aveva mai girato prima. Da subito, però, il tedesco dimostrò di essere un vero e proprio talento strappando la settima posizione in qualifica. In gara, però, le cose non andarono altrettanto bene con il ritiro dopo pochi metri per la rottura del cambio: poco male perché tutti, in Formula 1, avevano capito che stava per nascere una stella.

Michael Schumacher - Getty images
Michael Schumacher – Getty images

Il più grande incidente della Formula 1

Non ci sono solo gioie e trionfi nella storia di Spa-Francorchamps, ma anche il più grande incidente mai verificatosi in Formula 1: E' il 1998, infatti, quando la gara parte sul bagnato: un'incognita in più per i piloti. Al via parte bene Hakkinen mentre dietro pattinano sia Schumacher che Hill; alla Source arrivano affiancati Irvine e Coulthard, i due allargano in curva e vengono infilati da Villeneuve e Schumacher. Coulthard è quarto ma perde il controllo della McLaren e schizza contro il muretto dei vecchi box rimbalzando in pista davanti al gruppo. Passano Fisichella, Ralf Schumacher, Frentzen, Alesi e Tuero, ma la carambola innescata dà vita a un incidente che coinvolge quasi tutte le vetture in pista. Irvine centra per primo la vettura di Coulthard, poi è la volta di Salo mentre Herbert e Trulli si girano e Diniz finisce contro la Prost. Panis urta Barrichello e manda la Stewart in testacoda davanti a Wurz che lo sperona. Takagi finisce contro il muro mentre con la strada completamente ostruita Rosset finisce nel mucchio contro la Prost di Panis e la Stewart di Barrichello. Un incidente incredibile che porta all'interruzione della gara e che rimane, ad oggi, uno dei più grandi dell'intera storia di Formula 1.

L'ordine di scuderia che privò Ralf Schumacher della vittoria

La pista di Spa-Francorchamps è legata indissolubilmente a Michael Schumacher, ma anche il fratello, Ralf, avrebbe potuto incidere il proprio nome nell'albo d'oro; nel 1998, infatti, solo un ordine di scuderia privò il meno famoso della famiglia tedesca della meritata vittoria. In una gara pazza, ricca di colpi di scena e incidenti, la Ferrari di Schumacher sembra destinata ad una facile vittoria, ma l'incidente con Coulthard mette fuori gioco il tedesco con Damon Hill, sulla Jordan, che ne approfitta. Dietro di lui, però, Ralf Schumacher incalza il compagno di squadra girando a un ritmo superiore tanto che l'inglese, intuendo il pericolo, propone alla squadra di congelare le posizioni: proposta che viene raccolta tanto che, poco dopo, arriva il messaggio che gela il tedesco. "Ralf, non superare Damon, è un ordine di scuderia" il messaggio inviato al più giovane degli Schumacher che deve accontentarsi della piazza d'onore.

L'ultima vittoria Ferrari

La pista belga, nonostante la lunga strisce di vittorie da quando è entrata a far parte del mondiale, rappresenta un tabù per la Ferrari. L‘ultima vittoria del Cavallino, infatti, è datata 2009 e porta la firma di Kimi Raikkonen. A scattare davanti a tutti ci sono due italiani come Trulli e Fisichella, ma alle loro spalle il miglior scatto è quello del finlandese della Rossa che va subito all'attacco. Dopo poche curve una carambola coinvolge il leader del mondiale Button, il campione del mondo Hamilton, Algersuari e Grosjean. Per permettere la pulizia della pista entra la safety car. Alla ripartenza Räikkönen sfrutta il KERS e passa davanti a Fisichella prendendosi la testa della gara e mantenendola fino alla bandiera a scacchi. E' questa l'ultima vittoria della Ferrari, un digiuno che, a Maranello, vogliono interrompere per rilanciarsi nel mondiale.

Raikkonen festeggia la vittoria del 2009 in Belgio - Getty images
Raikkonen festeggia la vittoria del 2009 in Belgio – Getty images
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