Damon Hill e il ricordo di Senna: “Uomo profondo, quando penso a lui l’emozione è ancora forte”
Sono passati venticinque anni da quel terribile schianto che cambiò il mondo della Formula 1: era il 1°maggio 1994 quando, sulla pista di Imola, Ayrton Senna perse il controllo della sua Williams finendo contro il muro alla curva del Tamburello perdendo la vita in uno degli incidenti peggiori nella storia del motorsport. Da quel giorno sono cambiate molte cose, ma non il ricordo dello sfortunato campione brasiliano che vive ancora nei ricordi di chi l'ha vissuto.
Una giornata impossibile da dimenticare
Tra questi c'è senza dubbio Damon Hill, suo compagno di squadra in Williams in quel 1994 che, alla Gazzetta dello Sport, ha affidato il ricordo di Senna: "Ci fu l'incidente e vidi che era Ayrton ma lì per lì non sembrava uno schianto così grave. Hanno fermato la gara e siamo tornati sulla griglia senza sapere davvero cosa gli fosse successo. Finché qualcuno chiese ad Ann Bradshaw, allora pr della Williams, della situazione di Ayrton. ‘Non è buona', rispose" ricorda l'inglese. Una tragedia in grado di sconvolgere il mondo della Formula 1 e che, ancora oggi, evoca emozioni profonde nei protagonisti: "Il team non sapeva cosa fosse successo. Con la certezza di un guasto non mi avrebbero fatto ripartire. Mi chiesero solo di staccare il servosterzo, la monoposto diventò pesantissima da guidare ma corsi ugualmente. Furono molto corretti con me: se avessi chiesto di non prendere il via non avrebbero fatto problemi. Ma io volevo gareggiare, andare avanti a fare il mio lavoro. Non fu una gara piacevole" ammette.
L'inglese non dimentica il brasiliano: "Penso ancora ad Ayrton"
Una giornata, quella del 1° maggio 1994 vissuta dai piloti, che non dimenticheranno mai. Per Damon Hill, però, l'emozione fu forte fu quella provata al funerale del brasiliano, celebrato nel suo Brasile: "Solo lì ci siamo resi conto davvero di cosa significasse Ayrton Senna per l’intero Brasile. Era un faro di speranza per milioni di persone; assistere a quella cerimonia vedere tutte quelle persone arrivate lì per lui come neanche per un capo di stato, sentire la gente cantare il suo nome quando lo stavano portando verso la tomba, è stato l’evento più straordinario cui mi sia capitato di essere presente in tutta la vita". Un rapporto, quello tra l'inglese e il brasiliano, appena accennato ma capace di suscitare grande emozione in Damon Hill ancora oggi: "Ogni tanto penso ancora ad Ayrton. Non ogni giorno, ma quando ti attraversa gli occhi un ricordo, o quando ti chiedono di lui, l’emozione è ancora fortissima. E partecipare al suo funerale è stata un’esperienza commovente. Non dimentichiamo mai completamente, anche dopo tanti anni. Avrei voluto conoscerlo meglio e forse sarebbe successo" conclude il britannico che, a distanza di 15 anni, non ha mai dimenticato il suo compagno di squadra ai tempi della Williams.