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Dieselgate, il Tar conferma la multa da 5 milioni di euro a Volkswagen

Il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, al quale proprio il colosso tedesco si era rivolto, ha confermato la maximulta da 5 milioni di euro inflitta dall’Antitrust a Volkswagen in seguito allo scandalo Dieselgate costringendo così la casa a pagare la sanzione stabilita nel 2016.
A cura di Matteo Vana
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Il Dieselgate, lo scandalo legato alle emissioni, non è ancora finito: il Tar del Lazio, infatti, ha deciso di respingere il ricorso di Volkswagen sulla maximulta da cinque milioni di euro inflitta nell'agosto 2016 dall'Antitrust a Volkswagen per aver commercializzato in Italia auto con motori diesel omologate attraverso il software in grado di alterare i dati dei test sulle emissioni costringendo così il colosso tedesco a pagare la sanzione.

Il colosso tedesco ritenuto colpevole

Una decisione, quella dell'Antitrust, che era arrivata dopo diverse segnalazioni di alcune associazioni di consumatori e da informazioni acquisite d'ufficio dall'Antitrust in ordine a quanto all'epoca riscontrato dall'EPA – l'agenzia federale americana sull'ambiente – in merito all'installazione del software incriminato su alcuni motori diesel: i 5 milioni stabiliti per la sanzione rappresentano il massimo edittale consentito, ma Volkswagen si era rivolta proprio al Tar per non pagare la multa. Il Tribunale Amministrativo Regionale, però, ha dato ragione all'Antitrust sottolineando come "la stessa azienda tedesca aveva ammesso di aver commesso un grave errore compromettendo il rapporto di fiducia con i consumatori e tale profilo assume rilievo dirimente ai fini della consumazione dell'illecito consumeristico, perché è proprio la fiducia nel marchio, soprattutto se altamente consolidato come quello delle ricorrenti, che induce a scelte di mercato determinate".

A nulla, quindi, sono servite le giustificazioni portate dagli avvocati del marchio tedesco; le tesi del colosso dell'auto, secondo cui i dati contenuti nel certificato di conformità e nella carta di circolazione in merito al rispetto dei dati di emissione non influenzerebbero il consumatore, perché in suo possesso solo dopo l'acquisto del veicolo, sono state ritenute poco convincenti tanto che il  Tar ha stabilito come l'Autorità abbiaquantificato la sanzione pecuniaria in modo proporzionato e conforme alle disposizioni legislative di riferimento costringendo così Volkswagen al pagamento della multa stabilita.

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