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Dieselgate Usa, pugno duro dell’Epa: “Fca sapeva cosa stava facendo”

Pruitt, numero uno l’Epa, conferma la linea dura contro qualsiasi irregolarità sulle emissioni: “Email e comunicazioni strategiche e intenzionali, dovrà essere trattato tutto in maniera molto aggressiva”.
A cura di Valeria Aiello
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Da quando nel settembre 2015 Volkswagen ha ammesso di usare software per eludere la normativa in maniera di emissioni, l’Environmental Protection Agency (Epa) sta indagando su diversi altri costruttori, tra cui Fiat Chrysler Automobiles e Daimler. Vw ha accettato di pagare oltre 25 miliardi di dollari tra sanzioni e risarcimenti legati agli oltre 400mila veicoli coinvolti. Lo scorso maggio il Dipartimento di Giustizia statunitense ha citato in giudizio Fca, accusato di utilizzare illegalmente software in grado di influenzare le emissioni per aggirare i test federali.

"Fca sapeva cosa stava facendo"

Quanto fatto da Volkswagen è stato molto, molto fastidioso e dobbiamo assicurarci che non si ripeta  – ha detto Scott Pruitt, il direttore dell’Epa nominato da Trump, in un’intervia a Reuters. Pruitt ha anche detto che l’agenzia deve assumere una posizione aggressiva per dissuadere le case. “Riguardo al caso Vw è stato fatto molto, all’orizzonte adesso c’è anche il caso Fiat. Le e-mail e le comunicazioni di cui sono a conoscenza sono state strategiche e intenzionali e dovrebbero essere trattate in maniera molto aggressiva”. Secondo quanto appreso da Reuters, nel mese di maggio il Dipartimento di Giustizia e L’Epa hanno ricevuto alcune e-mail interne di Fca e altri documenti scritti in italiano che riguardano lo sviluppo del motori e le emisssioni, sollevando significative questioni.

La causa negli Usa

La causa civile depositata dall’Epa parla esplicitamente di defeat device, elencando “almeno diverse otto funzionalità software non citate nelle richieste di certificazione di conformità”. Questi sistemi sarebbero in grado di influenzare e emissioni, aggirando i controlli per l’omologazione dei motori diesel dei moedlli Jeep Grand Cherokee e Ram 1500. La denuncia è relativa a circa 104mila veicoli con motore turbodiesel V6 3.0 litri venduti negli usa dal 2014 al 2016. Pruitt ha aggiunto che l’Epa ha raggiunto una revisione intermedia delle norme dal 2022 al 2025, varata dalla stessa agenzia negli ultimi giorni di presidenza Obama. L’Epa ha concesso ai costruttori un anno di tempo (fino ad aprile 2018) per presentare osservazioni prima della competa revisione.

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