Dieselgate Volkswagen, dal 25 luglio stop alle vendite in Corea del Sud
Volkswagen sospende volontariamente la vendite di 79 modelli in Corea del Sud: la decisione del gruppo tedesco che ha lottato contro il crollo delle vendite nel paese asiatico, il secondo più grande mercato di auto diesel in Asia, arriva alla vigilia di una revisione delle certificazioni da parte del Ministero dell’Ambiente che, a fine mese o a inizio agosto, potrebbe decidere di revocare la certificazione per 32 modelli a marchio Volkswagen, Audi e Bentley, portando al divieto di vendita degli stessi nel Paese. La procura che sta seguendo le indagini avevano notificato al Ministero una lista, accusando la divisione sudcoreana di Vw di aver falsificato i documenti relativi ai test sulle emissioni di gas di scarico. NEl mese di giugno un dirigente della divisione locale era stato arrestato nell’ambito dell’indagine.
“Abbiamo deciso di sospendere le vendite dei modelli interessati per ridurre la confusione tra i concessionari e clienti – ha detto un portavoce della divisione sudcoreana di Volkswagen ripresa dall’agenzia di stampa tedesca Dpa, stimando in “almeno tre mesi” il tempo necessario per ottenere nuovamente la certificazione. Volkswagen, deciderà quindi se intraprendere o meno un’azione legale contro la decisione del Governo che arriverà dopo che i vertici del gruppo chiariranno la propria posizione al Ministero, lunedì 25 luglio.
A livello globale Volkswagen ha accantonato circa 18 miliardi di dollari (2,2 miliari di euro in più rispetto agli iniziali 16,2 miliardi del bilancio 2015) per far fronte ai costi addizionali previsti dall’accordo con le autorità Usa che comprende un onere complessivo di circa 15 miliardi di dollari, ma gli analisti reputano che le diverse azioni legali e le potenziali multe possano portare a un aumento degli oneri.