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Divieto di sosta, la multa può essere annullata dal vigile che l’ha fatta

A specificarlo è un’apposita circolare del Ministero degli Interni; quello che viene apposto sul parabrezza dell’auto, infatti, è solo un preavviso di accertamento che può essere stracciato dal vigile in quanto la multa, per essere ufficiale, deve essere registrata e notificata all’automobilista.
A cura di Matteo Vana
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E' capitato a tutti gli automobilisti di tornare alla propria vettura dopo una passeggiata e trovare un foglietto sul parabrezza. Il desiderio è sempre quello che sia un volantino pubblicitario, ma a volte capita che la speranza risulti vana essendo costretti a constatare che quella sul vetro dell'auto è una multa. Quella della contravvenzione è tra gli eventi più sgraditi per gli automobilisti che, magari perché il cartello di divieto di sosta era poco visibile, non si sono accorti della segnalazione che impediva il parcheggio trovandosi a parlare con il vigile che, quasi sempre, risponde che la multa ormai fatta non può essere annullata o almeno non da lui.

Il vigile può annullare la multa fin quando non viene notificata

Le cose, però, non stanno esattamente così: quella che viene apposta sul parabrezza, infatti, non è la multa vera e propria ma solo un preavviso di accertamento che consente di pagare subito. A chiarire la questione ci pensa un'apposita circolare del Ministero degli Interni (Direzione generale per l'amministrazione generale e per gli affari del personale n. 66 – prot. n. M/2413 del 17.7.1995) che specifica come l’organo accertatore non può modificare o annullare una multa già notificata all'automobilista: fino all'atto di modifica, dunque, la contravvenzione non è ancora uscita dalla sfera di competenza di colui che ha accertato la violazione del Codice della strada e può essere annullata dal vigile che l'ha emessa.

Per rendere ufficiale una multa, infatti, serve che il comando di polizia in questione spedisca la contravvenzione a casa del conducente, notificandola o con raccomandata andata/ritorno o attraverso messo comunale. È questa la vera e propria multa contro cui fare ricorso e dal cui ricevimento decorrono i 5 giorni di tempo per poter pagare con lo sconto del 30%. L'agente, dunque, esce di scena solo quando la contravvenzione viene regolarmente registrata e spedita: una volta fatto questo tanto l'agente della municipale quanto il comando cui questi appartiene non possono più archiviare il procedimento rendendo obbligatorio il ricorso al Giudice di Pace.

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