Dodge Viper ACR, tecnologie da competizione per una furia stradale
Nessuno ha mai avuto dubbi sulla natura bestiale della Dodge Viper ma nel listino dell'ultima generazione lanciata nel 2012 mancava ancora qualcosa. L'aggiornamento al Model Year 2015 ha inserito molte novità per gli amanti dei track days ma è l'annata 2016 a sfruttare al massimo l'enorme potenziale della sportiva americana. Debutta ufficialmente la nuova Dodge Viper ACR e con essa la vettura riceve il meritato pacchetto di tecnologie da pista pronte all'utilizzo. Così come il resto della gamma, la ACR resterà un sogno proibito per i fan europei in quanto non ne è previsto l'approdo nel Vecchio Continente.
Tantissima deportanza
Meccanica da pista
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Tantissima deportanza
La Dodge Viper è un'auto che da sempre ama esagerare e la nuova variante American Club Racer trasuda follia da ogni spiraglio della carrozzeria. A prima vista la vettura non sembra affatto un modello stradale ed il ricco pacchetto aerodinamico è un chiaro richiamo al mondo racing. Il muso adotta un vistoso splitter regolabile ed il paraurti monta delle appendici in fibra di carbonio. Il cofano è "aperto" da due file di prese d'aria che portano ossigeno al potente motore V10. Le fiancate mantengono intatte le proporzioni e le ruote da 19 pollici montano dei vistosi pneumatici 295/25 all'anteriore e 355/30 e colpisce la larghezza di ben 11 pollici.
Non passa affatto inosservato l'enorme alettone di coda, completamente regolabile e largo addirittura 187 cm. L'incredibile kit aerodinamico riesce a tenere letteralmente incollata per terra la vettura e alla velocità di 284 Km/h la deportanza arriva ad una tonnellata. Per venire incontro al forte carico gli ammortizzatori Bilstein da gara regolabili sono abbinati a molle irrigidite di circa il doppio rispetto ai modelli di serie e l'angolo di campanatura è stato alterato al fine mantenere elevati livelli di efficienza anche dopo un'intera giornata in pista.
Meccanica da pista
Il cuore pulsante della nuova Dodge Viper ACR è grosso propulsore V10 da 8.4 litri di cilindrata. L'unità, rigorosamente aspirata, è stata rielaborata oltre ogni limite e riesce a generare ben 645 CV e 600 Nm di coppia massima. Gli scarichi sono stati modificati con dei nuovi tubi laterali che riducono la pressione all'interno del sistema. Tutti i motori sono realizzati a mano e sono stati testati per resistere al forte stress a cui saranno sottoposti in pista. Il V10 è abbinato di serie ad un cambio a sei rapporti manuale Tremec TR6060. L'impianto frenante ad alte prestazioni è fornito dalla italiana Brembo e fa utilizzo di dischi da 390 mm anteriori e 360 mm posteriori con rispettivamente sei e quattro pistoncini. ABS ed ESC sono stati regolati in base alle differenti esigenze della ACR e lavorano al meglio insieme ai grossi pneumatici Kumho progettati appositamente per tenere la vettura incollata all'asfalto.