Donne e motori, l’auto cambia a seconda dell’età

"Farsi consigliare da partner e parenti è normale per il 67%, tranne che per le giovanissime, che preferiscono decidere da sole… o lasciarsi convincere dalla pubblicità!". Questo è quello che traspare dai dati ricavati dall’Istituto di Ricerca GfK Eurisko che torna a indagare sulle abitudini e le esigenze delle donne italiane al volante. Nel 2013 avevano destato curiosità le modalità di scelta dell’auto, il 2014 vede il suo focus sull’evoluzione della macchina nella prospettiva femminile: passato, presente e futuro, il veicolo è in divenire, a seconda delle fasi della vita di ogni donna.
Le donne e le ragazze italiane utilizzano l’automobile con la stessa frequenza rispetto a due anni fa e la percentuale si attesta al 53%. Se volessimo aprire una lente d'ingrandimento sulla nostra penisola e analizzare le zone, la ripetitività dell'atto sale al 62% al Nord-Ovest, con il 13% in media che afferma di usare l’auto di più o molto di più, e un picco al Sud del 19% . Le donne nella fascia d’età 45-54 anni del Sud prediligono gli spostamenti a piedi: ben il 95%, contro l’85% della media nazionale. Le italiane non amano eccessivamente il trasporto pubblico al quale preferiscono la comodità del proprio veicolo: il 17% ritiene la bicicletta una valida alternativa, il 17% preferisce autobus, tram e metropolitana, a sorpresa soprattutto al Centro (28%) e non nelle grandi città del Nord come si potrebbe pensare; il treno è il fanalino di cosa, con un 3% di utenti, a pari merito con moto e scooter. Nota stonata sulle nuove proposte di mobilità sostenibile: i nuovi servizi di successo in diversi Stati Europei realizzano la percentuale record dello 0%. Mai nominati come mezzo di spostamento quotidiano.
Rispetto allo scorso anno, l’utilizzo dell’auto resta, sostanzialmente, invariato per quanto riguarda le percentuali relative allo shopping (86% del 2014 contro l’83% del 2013) e al tempo libero in generale (80% del 2014 in lieve calo sull’84% del 2013). Aumentano le donne che sostengono di non usare mai l’auto né per motivi professionali (69%, il 13% in più rispetto allo scorso anno) né per portare i bambini a scuola (62% del 2014 contro il 54% del 2013), dato quest’ultimo che sale all’80% nelle metropoli.
L'ultimo dato riguarda le dotazioni tecniche e, in particolare, i dispositivi di sicurezza. Ci sono tre optional a cui le "italiche austiste" non sarebbero disposte a rinunciare: al primo posto troviamo il rilevatore acustico di ostacoli posteriori (42%), seguito dal sistema anti-collisione (41%) e dal sistema di parcheggio assistito (33%). A pensare male si fa peccato, ma spesso… Buona festa a tutte le donne, autiste e non.