Dottor Costa: “Lorenzo ha deciso di correre solo con la clavicola a posto”

Nel corso della giornata si saprà qualcosa di più ma le prime notizie ufficiali che sono arrivate dalla clinica mobile danno Jorge Lorenzo fuori dai giochi molto probabilmente per le prossime due gare, ritornando solamente a Indianapolis. Anche sa dal Team Yamaha non confermano e restano possibilisti sull'ennesimo miracolo del campione del mondo, per ritornare subito in sella, il Dottor Costa è stato molto chiaro nello spiegare l'attuale momento del campione spagnolo. La prima radiografia ha dato esito negativo, adesso si faranno altre analisi e altri esami per comprendere l'entità reale del danno e del dolore.

Verso l'intervento chirurgico – "Si è piegata leggermente la placca – ha detto il dottor Claudio Costa – ma le viti hanno tenuto. La clavicola però si è leggermente mossa rispetto alla sua posizione iniziale del dopo intervento. Lorenzo sta valutando la situazione: tutta la razionalità che non ha avuto la prima volta, adesso la sta usando per evitare guai peggiori. Solo quando la clavicola sarà completamente a posto ritornerà a correre, questo è il suo pensiero attuale. Lui al momento ha deciso di non correre ma opta per operarsi".
Anche il dottor Enrique Caceres, conferma il trauma: "Non si è rotta la placca, ma il piegamento della stessa obbligherà Lorenzo ad una nuova operazione. Bisognerà aspettare ancora 24 ore per capire il grado di dolore del pilota. Se continuerà, molto probabilmente non correrà nel fine settimana".

La caduta in Fp2 – Dopo essersi imposto nella prima sessione di libere del mattino, il pilota della Yamaha è caduto alla Waterfall nei primi minuti del turno pomeridiano. Per Lorenzo è un highside: il pilota della Yamaha ha perso il controllo della sua M1 probabilmente per la gomma fredda ed è stato sbalzato dalla moto atterrando sull’asfalto con la schiena. Al termine della lunga scivolata, Lorenzo si è rialzato rapidamente, aprendosi la tuta e toccandosi la spalla già infortunata. Rientrato ai box,  è stato quindi trasportato alla clinica mobile.