MotoGp, Dovizioso: “Iannone? Pensa solo a se stesso” e su Lorenzo…
In questa stagione Andrea Dovizioso ha raccolto meno di quanto sperato: a quattro gare dalla fine del mondiale, il forlivese della Ducati è settimo in classifica piloti a quota 104 punti, meno della metà del bottino accumulato dal leader Marc Marquez, complici sfortuna ed errori che hanno compromesso la sua stagione fin dalle prime gare. Dopo il secondo posto nella gara di apertura, in Qatar, Dovizioso era rimasto coinvolto in due sfortunati incidenti, in Argentina vittima dell’azzardo di Andrea Iannone, e nella gara successiva, ad Austin, quando a stenderlo era stato Dani Pedrosa. Poi il ritiro di Jerez e la caduta di Le Mans che lo hanno portato lontano dalla vetta. “La nostra moto fa fatica a girare. Quando entri in curva e molli il freno, non ancora veloce come le altre. Non è veloce come la Honda, ma neppure come la Yamaha o la Suzuki. Abbiamo però il vantaggio di accelerare meglio, quindi la differenza non è troppo grande alla fine” ha spiegato il 30enne di Forlimpopoli nella lunga chiacchierata a Motorsport.com durante la quale ha parlato delle difficoltà di questa stagione, del difficile rapporto con il compagno di squadra e dell’arrivo di Jorge Lorenzo che a fine stagione lascerà la Yamaha per approdare in Ducati.
Iannone non è un pilota con cui è possibile lavorare come una squadra – spiega Dovizioso – Pensa di essere molto importante e pensa solo a se stesso, quindi è dura stabilire una relazione che possa permettere di sviluppare la moto insieme, inoltre non si può competere con lui in maniera tranquilla. Non è semplice”.
Dovizioso: "Per me e Valentino è stata più dura"
Quanto allo spagnolo e all’impressione che il tre volte iridato della MotoGP potrà avere della Desmosedici, per quanto la Ducati sia una moto diversa da quella che era prima dell’arrivo dell’ingegnere Gigi Dall’Igna a Borgo Panigale, Dovizioso non ha nascosto che Lorenzo dovrà affrontare delle difficoltà.
Sì, ma dovete tenere a mente che quando ho cambiato io la differenza tra le due moto era molto più grande di ora. La Yamaha è la moto più bilanciata del campionato, ma la nostra non ha più le grandi limitazioni del passato. Il cambio che abbiamo affrontato io o Valentino era molto più grande di quello a cui va incontro Jorge. Nonostante questo, non credo che sarà facile perché lui conosce solo la M1″.
Infine sul rapporto con Stoner, prima come compagno di squadra negli anni in Honda e da questa stagione collaudatore della Ducati, Dovizioso ha analizzato il cambiamento portato dall’australiano e il suo lavoro nell’approccio alle gare.
Ovviamente il rapporto è cambiato molto, perché ora se mi può aiutare, lo fa. È molto propositivo ed ha cambiato il modo di guardare le gare. Prima lui odiava tutti e questo lo ha portato a ritirarsi e ad essere sempre arrabbiato. Ora ha quello che vuole, è più rilassato, quindi si avvicina per parlarti e passa il tempo con te. Che cosa porta? Cose buone. Diciamo che è un collaudatore, come Pirro, che è completamente coinvolto nello sviluppo della moto. Casey ha fatto diversi test ed ha dato il suo parere, ma la sua influenza quest'anno non è stata troppo grande perché non è stato sempre qui".