Dovizioso: “Nel 2018 lotterò ancora per il mondiale. Rossi? Non siamo così diversi”
Non è arrivato il titolo mondiale, finito ancora una volta nelle mani di Marc Marquez, ma Andrea Dovizioso è senza dubbio la sorpresa dell'ultima stagione di MotoGP: il pilota della Ducati, capace di vincere 6 gare nel 2017, è stato l'unico a tenere il ritmo dello spagnolo, arrivando alla tappa conclusiva di Valencia ancora in lizza per il titolo. Nella tappa spagnola, poi, non è riuscito nel miracolo, ma la sua stagione rimane comunque più che positiva.
Un 2017 da incorniciare
Un anno vissuto con il cuore in gola e la speranza di riportare il titolo in Italia dopo un digiuno lungo ormai 8 anni: l'ultimo pilota italiano a vincere nella classe regina fu Valentino Rossi, capace nel 2009 di battere Jorge Lorenzo. Da allora è stato un vero e proprio dominio spagnolo che Dovizioso ha rischiato di interrompere.
Come siamo riusciti ad essere stati lì fino alla fine è stato davvero bello. Vuol dire che abbiamo lavorato bene, siamo riusciti ad essere competitivi per tutta la stagione, bene o male, che poi è la cosa più difficile – ha raccontato il pilota della Ducati nel corso della trasmissione "Extratime" di Radio Rai1 – E' stato un campionato strepitoso, abbiamo imparato tante cose, come gestire tante situazioni, questo ci ha permesso di arrivare a giocarcela fino alla fine. Ci siamo tolti tante soddisfazioni in questa stagione e abbiamo vissuto tanti bei momenti. Forse la gara più bella è stata Silverstone, perché non eravamo i più veloci ma abbiamo fatto tutto perfettamente, in gara una strategia perfetta, mi sono messo nel posto giusto e nel momento giusto.
Obiettivo mondiale anche nel 2018
Il 2017 è ormai andato in archivio con un 2° posto in classifica generale che rappresenta il miglior risultato in carriera per il pilota della Ducati. Per la prossima stagione, però, Dovizioso vuole alzare l'asticella lottando ancora una volta per il mondiale: un'impresa che rischia di essere ancora più complicata rispetto all'anno appena trascorso, ma il Dovi è convinto di poter ancora dire la sua: "Ogni anno è un anno a parte, ma non ho dubbi che me la potrò giocare, poi vincere è un'altra cosa e bisognerà viversela al momento. Credo che siamo messi molto bene e siamo in lizza per il prossimo anno. Sono convinto che ci mancano delle cose, non siamo completi su tutto. Però non vedo degli avversari che sono a posto su tutto in questo momento quindi il prossimo anno ce la giocheremo di sicuro" ha continuato.
Il rapporto con Valentino Rossi
Nella prossima stagione, dunque, le speranze di rivedere un italiano diventare campione del mondo saranno tutte sulle spalle di Andrea Dovizioso e Valentino Rossi: saranno loro i due piloti che, insieme a Marquez, Pedrosa, Vinales e probabilmente Lorenzo si giocheranno il titolo. Un'amicizia, quella con il Dottore, che non è mai sbocciata e il forlivense ci ha tenuto a specificare il motivo: "Con Valentino purtroppo non ho mai avuto un rapporto così stretto, non perché c’è stato qualcosa tra di noi, ma perché lui è troppo importante nel mondo, non solo nel mondo delle moto; si è dovuto creare una barriera perché la sua vita è ingestibile. Diciamo che se non fai parte dell’Academy o della VR46 è un po' complicato avvicinarsi. Senza questi aspetti credo che potremmo essere molto amici perché abbiamo una grande e vera passione per la competizione e per le moto. Abbiamo caratteristiche diverse ma non siamo così diversi come la gente crede" ha concluso. Nessuna ruggine tra i due, ma solo differenti stili di vita che non hanno permesso alla massima espressione delle due ruote italiane di vivere a stretto contatto. Dal prossimo anno, però, potrebbero essere più vicini, sia in pista che fuori.