Dovizioso, obiettivo sfatare la maledizione del secondo posto in Qatar
Andrea Dovizioso ha iniziato la nuova stagione alla grande, con un ottimo secondo posto nel GP inaugurale di Losail alle spalle di Maverick Vinales, dopo essere stato per larghi tratti della gara in testa e soprattutto l’unico a riuscire davvero a contrastare il catalano sul tracciato qatariota. Ma per il forlivese della Ducati non si tratta di una novità, tant’è che quello conquistato il 26 marzo scorso è il terzo argento consecutivo nel GP del Qatar, anche se quelli delle due edizioni precedenti non hanno poi portato molta fortuna al 31enne di Forlimpopoli.
Dovizioso a Losail: tre volte secondo alle spalle della Yamaha
Come già detto infatti sia nel 2015 che nel 2016 Dovizioso è salito sul secondo gradino del podio nella gara inaugurale della classe regina del Motomondiale a Losail, la prima volta alle spalle della Yamaha di Valentino Rossi mentre nella scorsa stagione dietro a Jorge Lorenzo, sempre su Yamaha. Ed anche quest’anno ha aperto il suo Campionato Mondiale con un secondo posto alle spalle di Maverick Vinales, tanto per cambiare, in sella ad una moto ufficiale della casa di Iwata.
Nel 2015 dopo un buon inizio arriva il crollo
Guardando poi come sono terminati i due Mondiali precedenti, si può constatare come questo ottimo piazzamento nella gara d’apertura non sia poi in realtà di buon auspicio per il prosieguo della stagione del ducatista. Nel 2015, infatti, dopo i primi tre Gran Premi (Qatar, Americhe e Argentina) nei quali ha sempre tagliato il traguardo alle spalle del vincitore, il suo rendimento e quello della sua Ducati sono andati via via calando, permettendogli di conquistare solo altri 2 podi (due terze piazze in Francia e in Gran Bretagna) nelle rimanenti 15 gare, risultati che gli sono valsi solo il settimo posto tra i piloti nella graduatoria finale della MotoGP.
Nel 2016 dopo il Qatar cala il buio
Nel 2016, invece, l’andamento è stato molto diverso, ma il risultato finale è rimasto pressoché uguale rispetto all’anno precedente. Dopo il “solito” secondo posto in Qatar, Andrea Dovizioso ha infilato una serie di risultati deludenti che, fatta eccezione per il GP d’Argentina, dove ha perso il podio a due curve dal termine per una follia del suo compagno di scuderia Iannone, hanno evidenziato un netto peggioramento nelle performance di Dovi e della Desmosedici. Da metà stagione in poi alternerà qualche buona gara a prove incolori, riuscendo sì a centrare la sua seconda vittoria in carriera nella classe regina del Motomondiale (in Malesia), ma chiudendo il campionato con un 5° posto in classifica lontanissimo dai primi.
L’anno buono per sfatare la maledizione del “secondo posto a Losail”
Quest’anno dunque il romagnolo sarà chiamato a sfatare questa “maledizione del secondo posto in Qatar”, facendo dunque quel salto di qualità (soprattutto in termini di continuità nelle prestazioni) che possa finalmente farlo stare ad ogni Gran Premio nel gruppo di testa e che gli possa permettere di lottare per le posizioni di vertice nella classifica per il titolo iridato. Ovviamente dovrà iniziare a farlo già dal GP d’Argentina, prossimo appuntamento in programma, dove fino ad ora, nelle uniche tre partecipazioni ha centrato un solo podio, ma dove, come ha dimostrato anche lo scorso anno prima che Iannone lo “abbattesse”, lui e la Ducati sono molto competitivi.