Dramma Salom, Uncini: “La curva 12 di Barcellona? Mai segnalata pericolosa dai piloti”
L'incidente durante il secondo turno di libere della Moto2 al Montmelò di Barcellona che ha strappato la vita a Luis Salom ha portato a un impatto terrificante e ripreso solo dalle telecamere interne del circuito. Nelle immagini in bassa qualità che hanno chiarito la dinamica della caduta si vede la moto scivolare davanti al pilota e schiantarsi contro gli airfence, le barriere di protezione gonfiabili che riducono gli impatti, per poi rimbalzare e finire addosso al pilota che sopraggiungeva subito dietro, sulla stessa traiettoria. Lungo la via di fuga avrebbe dovuto esserci la ghiaia a rallentare la scivolata, ma all'inizio della curva 12 è in asfalto. A partire da questa considerazione, è stato deciso di variare la configurazione del circuito catalano per il resto del fine settimana, adottando il tracciato che viene utilizzato nei Gran Premi di Formula 1. A chiarire la dinamica dell'incidente e le decisioni prese venerdì pomeriggio sono stati Franco Uncini e Carmelo Ezpeleta, rispettivamente responsabile della Commissione sicurezza e ceo di Dorna Sport, durante una conferenza stampa tenutasi questa mattina.
In passato i piloti non ci hanno mai segnalato quella curva come bisognosa di modifiche. La fatalità è stata che Luis Salom ha colpito la sua moto e non le barriere di protezione, che nell'occasione hanno fatto il loro dovere – ha dichiarato Franco Uncini.
Subito dopo l'incidente tutti i sistemi per cercare di proteggere la vita dei piloti hanno funzionato, l'ambulanza è arrivata subito, lo staff ha lavorato bene e i medici sono subito intervenuti. Il trasporto è stato buono e ringraziamo i responsabili, anche della polizia che ci ha scortato in ospedale – ha aggiunto Ezpeleta.
La decisione di variare il layout del circuito è arrivata dopo una riunione della Commissione sicurezza con i piloti MotoGP.
Hanno partecipato 10 piloti – spiega Ezpeleta – ci hanno chiesto la situazione e abbiamo mostrato loro le immagini dell'incidente, di cui al momento non abbiamo spiegazioni sulla base dell'analisi delle telemetrie. Abbiamo chiesto loro se desiderassero continuare, solo dopo aver parlato col team di Luis. Abbiamo stabilito che non potevamo continuare con lo stesso disegno di tracciato visto che si è verificato un simile incidente.
Così si è deciso collegialmente di effettuare questa modifica secondo le indicazioni dei piloti e abbiamo concluso coi lavori molto tardi nella notte di ieri. La Safety Commission e la MotoGP hanno concordato tutto per proseguire il GP, tengo a precisare che in nessun momento della conversazione nessun pilota si è mai espresso per la cancellazione del GP".
Uno dei nodi è come mai questa modifica non sia stata mai adottata in passato. Uncini ha spiegato che una valutazione era già stata fatta, ma l'ipotesi di passare alla configurazione utilizzata in F1 era stata scartata perché non adatta in termini sportivi alle caratteristiche della MotoGP.
I piloti non ci hanno mai chiesto modifiche a quella curva. In passato avevamo pensato a una modifica simile, ma non era mai stata presa in definitiva considerazione perché non adatta alle caratteristiche delle MotoGP – aggiunge Uncini – Ora, sulla base di quello che ci diranno i piloti, valuteremo se continuare anche in futuro con questo disegno. Rispetto alla traiettoria ideale abbiamo fatto ulteriori cambiamenti per evitare di avvicinarci troppo alle barriere di destra, tracciando una linea a due metri prima del filo esterno del tracciato"
Una delle questioni più dibattute è il perchè in quel punto della curva 12 non ci fosse la ghiaia lungo la via di fuga.
Non c'era perché i piloti non hanno mai chiesto di metterla – ha detto Ezpeleta
In altri punti delle piste c'è l'asfalto e non la ghiaia perché a volte serve ai piloti per provare a frenare, mentre la ghiaia non lo consentirebbe. Il fatto è che in questo specifico caso le protezioni nell'impatto hanno funzionato, ma Luis ha colpito la sua moto e non le protezioni – ha precisato Uncini.