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Ducati in lutto, morto Franco Farnè

Scompare all’età di 81 anni una delle figure più iconiche della storia della Ducati oltre che un caro amico di tutta l’azienda di Borgo Panigale e dei Ducatisti.
A cura di v.a.
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Nella storia di Ducati c'è un nome che accompagna tutte le sue moto, dai primi anni fino ai giorni nostri: quello di Franco Farné. Molto prima che Fabio Taglioni si legasse alla Casa bolognese rivoluzionandone la tecnica, Farné già correva con il Cucciolo e lavorava come meccanico all'interno della fabbrica.

Franco Farné, o semplicemente Franco, come era chiamato dai meccanici e piloti, è scomparso oggi a Bologna all’età di 81 anni. Con lui se ne va una delle figure più iconiche della storia della Ducati oltre che un caro amico di tutta l'azienda e dei Ducatisti. A informare della sua scomparsa Livio Lodi, altro nome storico della casa di Borgo Panigale, che lo ha ricordato sul sito della Ducati.

Entrato in Ducati nel 1951 (la madre cedette il suo posto di lavoro in azienda pur di accontentare il figlio), Farné dimostrò da subito una capacità innata per la meccanica, iniziando come giovane collaudatore dei Cucciolo. Quando nel 1954 Fabio Taglioni entrò in Ducati, Franco fu subito ingaggiato dall'ingegnere lughese, sin dai tempi degli esordi con la Gran Sport Marianna. Pilota Ducati al Motogiro d'Italia, alla Milano-Taranto e nelle prime gare su circuiti cittadini, Franco si dimostrò pilota e meccanico valente, fino a vincere il Campionato Italiano Juniores nel 1956 e 1957 con la Ducati 100, e nel 1958 con la Ducati 125 Desmo. A Farnè si deve anche lo sviluppo "fisico" del primo sistema Desmodromico insieme ai meccanici Mazza, Recchia, Armaroli nel 1956.

Nella prima metà degli anni ‘60, quando la sua attività di pilota venne "sacrificata" per diventare collaudatore e capo meccanico per Ducati negli Stati Uniti (la cilindrata 350 venne sviluppata proprio da Franco negli States ) e per la filiale spagnola Mototrans, Farnè divenne per tutti il punto di riferimento principale per la preparazione dei prototipi e delle moto da corsa. A Farnè si devono lo sviluppo delle prime bicilindriche da corsa, i successi di Imola, la partecipazione al Tourist Trophy del 1978, ma anche lo sviluppo del motore Pantah, il telaio a traliccio, i successi alla Parigi-Dakar, fino ad arrivare alla Superbike. Nel 1999, Franco andò in pensione, pur senza mai allontanarsi dal mondo Ducati e delle competizioni, sempre affiancato dalla moglie Vanna.

Impressionante è l'elenco dei piloti che hanno avuto la fortuna ed il piacere di lavorare insieme a lui; primo fra tutti Bruno Spaggiari, con il quale ha condiviso un'amicizia fraterna, e poi ancora Mike Hailwood, Ricardo Fargas, Paul Smart, Franco Uncini, Benjamin Grau, Salvador Canellas, Virginio Ferrari, Mario Lega, Tony Rutter, Davide Tardozzi, Marco Lucchinelli, Raymond Roche, Giancarlo Falappa, Doug Polen, Carl Fogarty, Troy Corser, Pier Francesco Chili. Franco è stato infine prezioso collaboratore non solo di Taglioni ma di altri personaggi del mondo Ducati quali Massimo Bordi, Gianluigi Mengoli, Giorgio Nepoti e Rino Caracchi del team NCR, i fratelli Claudio e Gianfranco Castiglioni, Massimo Tamburini, fino ad arrivare a Filippo Preziosi e Claudio Domenicali.

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