Ducati, le ragioni di un flop aspettando Lorenzo
"Se qualcosa può andar male, lo farà". La legge di Murphy sembra essersi accanita sulla Ducati: una serie di sfortunati eventi, insieme a qualche errore di troppo commesso dai propri piloti, sta portando la Rossa di Borgo Panigale sull'orlo del baratro. Fino ad ora una stagione deludente, soprattutto se si tiene conto delle potenzialità del mezzo: un secondo e un terzo posto non possono certo soddisfare una squadra che era partita per fare da terzo incomodo nell'eterna lotta tra Yamaha e Honda.
Il buongiorno (non) si vede dal mattino
Eppure l'inizio aveva fatto ben sperare: nel Gp d'esordio, infatti, la Ducati tiene testa ai big del Motomondiale, Dovizioso lotta ad armi pari con Lorenzo, Rossi, Marquez e Pedrosa riuscendo a strappare un meritato secondo posto. Nella classifica finale, però, notiamo l'assenza di Andrea Iannone: il pilota italiano, dopo una grande partenza, perde il controllo della sua moto nel corso del sesto giro, mentre era in lotta per la prima posizione. Quello che succede in Argentina ha del clamoroso: Iannone colpisce Dovizioso quando manca una curva al traguardo, il numero 4 riesce a rialzarsi e arrivare al traguardo, ma ormai la frittata è fatta. Da lì in poi è una esclation di mancate occasioni: Dovizioso finisce di nuovo fuori, in un contatto ravvicinato con Pedrosa, nel Gp delle Americhe, a Jerez Iannone è solo 7° mentre il Dovi è ancora una volta costretto al ritiro per problemi tecnici alla propria moto. Fino ad oggi quando entrambi scivolano via: apre le danze Iannone, lo segue Dovizioso 4 giri dopo.
In due per un posto
Le occasioni mancate rischiano di frenare i piani Ducati, il team non può essere certo soddisfatto di un secondo e un terzo posto in 5 gare di campionato. Il potenziale c'è, lo dimostrano i risultati: la moto è in grado di lottare per le posizioni di vertice, quello che sta mancando sono i piloti. Troppi gli errori commessi dalla coppia italiana; ma se per il Dovi si può ancora parlare di sfortuna – quello di oggi è il primo ritiro dovuto ad un errore del romagnolo -, lo stesso non si può dire dell'abruzzese. Troppa irruenza, scarsa la pazienza. Bisogna cambiare registro, l'arrivo di Lorenzo mette sulla graticola entrambi: per il prossimo anno c'è solo un posto disponibile, il futuro si decide in queste gare.