Eccesso di velocità: come funziona la decurtazione dei punti dalla patente
Ogni volta che alla guida della nostra autovettura o della nostra moto superiamo i limiti di velocità rischiamo di andare incontro a delle pesanti sanzioni sia amministrative, nel caso delle multe e della decurtazione dei punti dalla patente di guida, che accessorie, come la sospensione o addirittura la revoca della stessa patente di guida. Oggi giorno inoltre, con tutti gli strumenti tecnologici sempre più avanzati di cui usufruiscono le forze dell’ordine, è molto più semplice rilevare sempre con maggiore precisione l’eventuale infrazione e la sua entità. Andiamo dunque a vedere quali sono ad oggi le norme, le sanzioni e gli apparecchi tecnologici che tutti gli automobilisti e i motociclisti devono conoscere prima di mettersi al volante su qualsiasi strada italiana.
Quali sono i limiti di velocità in Italia?
Quali sono gli attuali limiti di velocità imposti dal Codice della Strada nel nostro Paese? Come stabilisce l’articolo 142 al comma 1 la velocità massima non può superare i 130 km/h per le autostrade, i 110 km/h per le strade extraurbane principali, i 90 km/h per le strade extraurbane secondarie e per le strade extraurbane locali, ed i 50 km/h per le strade nei centri abitati, con possibili tratti a 70 km/h, ma solo dove segnalato.
Multe, decurtazione punti, sospensione e revoca della patente per eccesso di velocità
Vediamo quindi adesso quali sono le multe per eccesso di velocità e le sanzioni accessorie (ad esempio la decurtazione dei punti dalla patente di guida) sempre in base a quanto disposto dall’articolo 142 del Codice della Strada:
- Per chiunque superi il limite di velocità fino a un massimo di 10 km/h prevede una multa che va da un minimo di 41 euro ad un massimo di 168 euro.
- Per chiunque superi il limite di velocità di oltre i 10 km/h ma inferiore ai 40 km/h prevede una multa che va da 168 a 674 euro e la decurtazione di 3 punti sulla patente.
- Per chiunque superi il limite di velocità di oltre 40 km/h ma inferiore ai 60 km/h prevede una multa compresa tra i 527 e 2.108 euro e la decurtazione di 6 punti sulla patente. A ciò si aggiunge anche la sanzione accessoria della sospensione della patente di guida per un periodo che va da 1 a 3 mesi (tra 8 e 18 mesi qualora si tratti di un trasgressore recidivo nell’ultimo biennio).
- Per chiunque superi il limite di velocità di oltre 60 km/h prevede una multa che va da 821 a 3.287 euro e la decurtazione di 10 punti sulla patente. A ciò si aggiunge la sanzione accessoria della sospensione della patente di guida per un periodo che va da 6 mesi a 1 anno (qualora per il trasgressore si tratti della seconda infrazione per eccesso di velocità di oltre 60 km/h contestata nel biennio è prevista la revoca della patente).
N.B. Tali sanzioni aumentano di un terzo qualora le violazioni siano state commesse in orario notturno, precisamente tra le 22:00 e le 7:00. Va ricordato inoltre che alla terza violazione commessa in un anno che comporti la decurtazione di almeno 5 punti sulla patente è prevista la revisione della stessa patente di guida.
I limiti di velocità e le sanzioni per i neopatentati
Diverse invece le regole per quel che riguarda i neopatentati, cioè coloro che hanno preso la patente da meno di tre anni. Per i neopatentati infatti i limiti di velocità imposti dalla legge differiscono rispetto a quelli cui devono sottostare gli altri automobilisti: chi non ha almeno 3 anni di patente nelle strade extraurbane principali non può superare i 90 km/h e in autostrada i 100 km/h.
Per i neopatentati che superano il limite di velocità, in base a quanto prevede l’articolo 126 bis del Codice della Strada, i punti da decurtare sulla patente di guida raddoppiano rispetto a quelle stabilite per chi è in possesso della patente da oltre 3 anni. Stesso trattamento de neopatentati è riservato anche per chi commette le stesse infrazioni al volante di mezzi pesanti.
Come viene rilevato l’eccesso di velocità: Autovelox, Tutor e TruCam
Ma quali sono gli strumenti che permettono alle forze dell’ordine il rilevamento delle infrazioni relative all’eccesso di velocità? Oggi, a loro disposizione ci sono diversi strumenti che andremo adesso a spiegare nel dettaglio. Cominciamo la nostra breve ricognizione dai classici Autovelox, vale a dire quegli strumenti (che possono essere fissi o mobili) in grado di rilevare la velocità istantanea di un veicolo riuscendo a rilevarne l’eventuale infrazione e fotografarne la targa. Da qualche tempo sono presenti anche gli Autovelox bidirezionali, in grado cioè di rilevare la velocità di veicoli su due corsie con due sensi di marcia differenti.
Come funziona il sistema Tutor?
Altro sistema per rilevare le infrazioni di eccesso di velocità, sono i cosiddetti Tutor, presenti dal 2005 sulle autostrade italiane. Il sistema Tutor prevede una serie di porte a distanza di diversi chilometri l’una dall’altra e calcola la velocità media tenuta da un veicolo tra una porta e l’altra, rilevando attraverso le telecamere poste sulle porte la targa del veicolo e l’ora precisa del passaggio. Il sistema Tutor è attivo anche di notte, in condizioni di pioggia o nebbia fino a 30-40 metri ed è in grado di rilevare anche i veicoli che percorrono la corsia d’emergenza.
L’ultima frontiera: TruCam
L’ultima novità per quanto concerne gli strumenti in grado di rilevare le infrazioni del Codice della Strada si chiama TruCam. Il nuovo dispositivo, in fase sperimentale nelle Regioni Lazio e Sardegna, può essere posizionato a bordo strada o imbracciato da un operatore e, a differenza dei normali autovelox, consente di documentare l’infrazione con un video, con riscontro della velocità dell’auto per ogni metro percorso. Questo strumento consente inoltre di accertare anche altre violazioni, come l’utilizzo del cellulare al volante o la guida senza cintura di sicurezza, ma anche assenza di assicurazione o revisione del veicolo. Si tratta dunque di un dispositivo di altissimo profilo tecnologico che, secondo la Polstrada, renderà più difficile fare ricorso contro eventuali sanzioni.
Qual è la tolleranza per l’eccesso di velocità?
Sia l’autovelox che il tutor scatta la fotografia solo se la velocità dell’automobilista, rilevata dalla macchina, supera di almeno il 5% il limite fissato dalla segnaletica o dal codice. A dirlo è ancora una volta il Codice della Strada, pertanto:
- in autostrada il tutor può scattare solo a partire da 136,5 km/h.
- sulle strade extraurbane principali (sono le superstrade a doppia corsia) solo a partire da 116 km/h.
- sulle strade extraurbane ordinarie (o su quelle principali se sta piovendo o grandinando) dai 96 km/h in su.
- nei centri abitati si può essere multati da 52,5 km/h a salire (63 o 73,5 sulle strade urbane di scorrimento, cioè su quei viali a doppia carreggiata dove sono stati apposti cartelli che impongono rispettivamente i 60 o i 70).
Tutor: si passa dal 5% al 15%?
Per i Tutor però la questione potrebbe essere diversa dopo che il giudice di pace di Porretta Terme ha emanato una sentenza (numero 12/2017) che non fa giurisprudenza, ma che potrebbe comunque influire in futuro. Infatti, accettando un ricorso, il giudice ha stabilito che la tolleranza strumentale del Tutor è diversa da quella degli Autovelox.
Sintetizzando, l’autovelox è uno strumento unico mentre il Tutor è composto da tre unità: due unità di controllo (porta di ingresso e uscita) e una di calcolo e trasmissione dati. Detto ciò, secondo il giudice si dovrebbe passare dal 5% al 15% di tolleranza. Vale a dire che in autostrada la tolleranza dovrebbe essere fino ai 149,5 km/h invece che i 136,5 km/h attuali.