Ecclestone critica la Ferrari: “Vettel lasciato solo, non ha avuto il sostegno del team”
Una stagione partita bene, ma che sta per concludersi in maniera decisamente anonima: potrebbe riassumersi così il 2018 della Ferrari ma soprattutto di Sebastian Vettel che, nel Gran Premio del Messico, sarà costretto a vincere -sperando in un imprevisto a Lewis Hamilton – per mantenere aperto il mondiale. Il ritardo di 70 punti dal pilota della Mercedes, ad appena 3 gare dalla fine, è troppo ampio per pensare di giocarsi ancora il titolo, ma il tedesco ci tiene ad interrompere almeno il digiuno di vittorie che dura ormai dal Gran Premio del Belgio.
Vettel lasciato solo dalla scuderia italiana
A pesare sulla stagione del quattro volte campione sono soprattutto gli errori commessi dal tedesco: da Hockenheim quando a pochi giri dal termine, mentre era in testa, venne tradito dall'asfalto bagnato gettando al vento la vittoria ai recenti contatti con Verstappen e Ricciardo rispettivamente in Giappone e negli Stati Uniti, sono diversi gli episodi che condannano Vettel. Secondo Bernie Ecclestone, però, la colpa non è solo del tedesco, ma anche della scuderia italiana che non ha supportato a dovere il proprio pilota.
Vettel non ha avuto il sostegno della sua squadra al contrario di Hamilton che lo ha avuto al 100%, non ha dovuto preoccuparsi perché tutto è stato perfetto per la Mercedes. La Ferrari avrebbe potuto farlo, ma c'è troppa politica a Maranello; penso che si sia sentito solo -sono state le sue parole a Bild am Sonntag-. Il Cavallino deve decidere se l'attuale management è giusto, ma dopo la scomparsa del presidente Marchionne le cose non sono andate come dovevano e la sua assenza si è sentita molto.
Se da una parte l'ex boss della Formula 1 critica la Ferrari, dall'altra Ecclestone esalta Lewis Hamilton, pronto a diventare campione del mondo per la quinta volta eguagliando il record di Juan Manuel Fangio. "E' semplicemente il miglior pilota, regala il meglio sotto pressione e fa più lui per la Formula 1 di chiunque altro. La F1 ha bisogno di più Lewis, lui è la vera attrazione di questo sport" sono state le parole di mister E. Una vera e propria passione quella dell'ex padre padrone del Circus che non ha mai nascosto il proprio amore sportivo per il britannico, pronto a diventare il secondo pilota più vincente della storia dietro al mito Michael Schumacher.