Ecclestone: “Non penso ci sia posto per la democrazia in F1”
Bernie Ecclestone fa sempre notizia. Il supremo della Formula 1 in un'intervista al canale televisivo russo RT è rimasto sui suoi standard abituali e ha parlato di una vasta gamma di argomenti che vanno dai temi del circus ad altre situazioni esterne. Quello che si è tenuto a Sochi la scorsa settimana era il secondo appuntamento della Russia con il circus della Formula 1 e Ecclestone ha commentato così l'evento: "Non credo che la Russia ha bisogno di grandi eventi sportivi per essere grande. Ciò che fa, la espone al resto del mondo per ciò che la Russia è". Su Putin afferma: "E' super. Sono il suo miglior sostenitore". Il boss della massima competizione del motorsport si è espresso sulla democrazia in Formula 1: "Non penso che ci sia posto per la democrazia" e per quanto riguarda le discussioni sulla leadership: "Il problema del mondo di oggi è che non abbiamo avuto troppi veri leader".
Ecclestone ha parlato della situazione della FIFA e di Sepp Blatter: "Non credo che avrebbe dovuto mai dimettersi e credo che non avrebbe dovuto essere mai in discussione perché è grazie a lui abbiamo un sacco di paesi di tutto il mondo che ora giocano a calcio".
Sulla sua succcessione al vertice della F1 afferma: "Probabilmente devono trovare qualcuno che fa un lavoro molto migliore di quello che ho fatto io. O che lo fa in un modo diverso. Forse, qualcuno un po ‘più democratico". Ecclestone si è espresso anche sulle norme future del circus: "Penso che ci sono un sacco di regole tecniche che sono troppo severe ed è come una vecchia casa su cui la gente continua ad aggiungere i pezzi ma, in realtà, nessuno sa perché. Io sono colpevole come chiunque altro. Siamo diventati troppo clinici con troppe regole e regolamenti, e penso che i piloti quando escono per iniziare la gara, dovrebbero essere da soli. Non ci dovrebbero essere aiuti dai box, ma consigli sulle cose".
Infine Ecclestone parla della Formula 1 e del momento, non positivo, che sta attraversando: "Penso che siamo nel mondo dello spettacolo. Il minuto in cui lo fermiamo, siamo nei guai. La gente ama le corse ma il nostro problema più grande è che sappiamo molto bene chi sarà il Campione del Mondo di quest'anno. Non può essere giusto. La gente viene a vedere corse e non vogliono sapere il risultato prima del suo inizio".