Ecclestone: “Non sono più il capo della F1”
Non ci sarà Formula 1 senza Bernie Ecclestone. Questa frase l'abbiamo sentita e ripetuta per anni ma è arrivato il momento della smentita: l'ottantenne non sarà più a capo della massima competizione del motorsport. A confermarlo è lo stesso Mr.E ad Auto Motor und Sport: "Sono stato deposto oggi. È ufficiale, non sono più il capo della società. La mia nuova posizione è di presidente onorario, anche se non so cosa significhi". La notizia, anticipata domenica dalla Bbc, è stata confermata in serata dall'interessato che è stato sostituito da Chase Carey.
Bernie Ecclestone, che ha 86 anni e per circa 40 è stato il ‘Supremo' della Formula 1, ha proseguito con una certa ironia e ha parlato del suo futuro:
"I miei giorni in ufficio ora saranno più tranquilli. Forse andrò una volta o l'altra a vedere un Gran Premio nel futuro. Ho ancora molti amici in Formula 1. E ho ancora abbastanza soldi per permettermi di andare ad una gara. La mia posizione nel Consiglio Mondiale FIA? Non so se continuerò, ne dubito, devo parlare con Jean Todt".
Tutta questa situazione si sta verificando perché Liberty sta completando l'acquisizione della Circus per poco meno di 8.000 milioni di euro e ha voluto rinnovare i posti di comando. L'annuncio sarà ufficializzato domani da un comunicato stampa nel quale verranno resi noti, oltre alla presidenza di Chase Carey, i ruoli dell'americano Sean Bratches, ex dirigente della rete televisiva ESPN, pronto a diventare l'uomo che si occuperà del lato economico dello sport (sponsorizzazione, marketing e dei diritti dei media); e di Ross Brawn, ex leader della Ferrari, Mercedes e Brawn GP, come direttore degli aspetti sportivi.
Rispettata l'anteprima sulla possibile carica di presidente onorario per Ecclestone. La Formula Uno cambia pagina e con la nuova gestione cercherà di riconquistare tutta quella porzione di affezionati e appassionati che ormai non guarda più le gare: vediamo se Carey riuscirà in quest'impresa.