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Ecclestone sul reclamo all’UE di Sauber e Force India: “Non sono preoccupato”

Il boss del circus è abbastanza convinto il tutto si risolverà con un nulla di fatto ma vuole precisare: “Le condizioni erano chiare negli accordi”.
A cura di Vito Lamorte
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Nessuna preoccupazione per Bernie Ecclestone dopo la decisione di Force India e Sauber di portare la CVC davanti all'Unione Europea accusandola di gestire in maniera arbitraria la spartizione dei diritti commerciali della Formula 1. I due team non ritengono giusto il fatto che top team come Ferrari, Mercedes, McLaren, Red Bull e Williams abbiano entrate che superano di gran lunga i premi in denaro messi in palio nel Mondiale Costruttori e, per questo motivo, hanno chiesto alla Commissione di investigare e provare a cambiare le disparità all'interno del circus. Ad Autosport Mister Ecclestone ha affermato di non essere per nulla preoccupato: "Non abbiamo incoraggiato o scoraggiato qualcuno ad intraprendere un'azione. L'Unione Europea comunque è lì per risolvere questo genere di questioni. Se le squadre avranno successo, bene per loro. In caso contrario non gli costerà nulla".

Il boss della F1 ha voluto precisare che quello che ora i team mettono in discussione era scritto chiaramente negli accordi che hanno firmato nel 2012: "Quello che dicono è che stiamo dando troppo denaro ad alcune squadre e troppo poco ad altre. Il fatto è che questa è una cosa che sapevano tutti e che era contenuta nei contratti che hanno firmato, che erano molto chiari. Probabilmente ora hanno cambiato idea e non li biasimo. Ora semplicemente qualcuno dovrà decidere se gli accordi che hanno firmato sono validi, e come tali vanno rispettati, o se invece dovranno essere modificati. Dal nostro punto di vista non fa una grossa differenza".

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