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Ecclestone svela il piano B per salvare i piccoli team

Il boss del Circus spinge per l’introduzione della GP1 e di un campionato per due classi di vetture in pista.
A cura di Valeria Aiello
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Alla vigilia del primo appuntamento del calendario della Formula 1, Bernie Ecclestone continua a essere molto critico sulle attuali monoposto e ritiene che la via da seguire per evitare il collasso dei piccoli team sia quella di fornire a un prezzo contenuto un pacchetto completo di telaio e motore alle squadre che non sarebbero in grado di sostenere i costi di partecipazione al mondiale di Formula 1. Il boss del Circus torna così a parlare della sua idea di creare una lega B su cui lo Strategy Group aveva già espresso il proprio disappunto, illustrando una sorta di campionato GP1 per vetture clienti, basate su uno stesso telaio e motori Renault o Cosworth al prezzo di 15 milioni di euro a stagione.

I team più grandi dicono che questo sarebbe un declassamento della Formula 1 ma io non la vedo così” ha detto Bernie Ecclestone al Daily Mail, illustrando la sua idea di avere una categoria monomarca in appendice al campionato di F1. “Quei quattro o cinque team cui verrebbero forniti i telai, correrebbero come tutti per il campionato team ma non prenderebbero parte quello costruttori. Nessuno se ne accorgerebbe mai non andando ad alterare il modo in cui il pubblico vede le gare, non cambierebbe lo spettacolo. Significherebbe solamente che invece di incorrere in grosse perdite, questi team sarebbero in grado di fare profitti”.

Riproporrò questa idea allo Strategy Group, non capisco perché non si debba pensare a una soluzione alternativa per i team che non riescono a reggere il passo con questo folle regolamento votato all'ecologia” aggiunge Mister E, criticando la posizione della Federazione. “La FIA crede che questo salvi il mondo perché le macchine di Formula 1 non usano più carburante. Non è vero, ne usano una piccola percentuale in meno dei motori normali” prosegue Ecclestone “È solo una completa ipocrisia e mi dà fastidio. La FIA vuole essere green, i team sono divisi su cosa vogliono fare e noi vogliamo essere sicuri che il campionato abbia successo. Siamo nel business dell’intrattenimento”.

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