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Ex meccanico McLaren rivela: “Nel 2007 Alonso aveva ragione, Dennis tifava per Hamilton”

Marc Priestley, nel suo libro “The Mechanic – The secret world of the F1 pit lane”, racconta: “Alonso ed Hamilton si odiavano, Lewis aveva la protezione della McLaren e di Ron Dennis e si creò una divisione all’interno del box. Siamo stati distratti e abbiamo permesso alla Ferrari di vincere il mondiale”.
A cura di Matteo Vana
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Fernando Alonso e Lewis Hamilton - Getty Images
Fernando Alonso e Lewis Hamilton – Getty Images

Tra Fernando Alonso e Lewis Hamilton sembra essere ormai tornato il sereno, ma la loro è stata una delle rivalità più accese nella storia della Formula 1; nel 2007, infatti, i due si trovarono a condividere il box della McLaren. Un rapporto complicato quello tra lo spagnolo e l'inglese che fu fonte di litigi, screzi, ripicche che toccarono l'apice nel Gran Premio d'Ungheria quando, in qualifica Alonso bloccò di proposito il suo compagno di squadra subendo una penalità che gli costò una penalizzazione in gara. Una faida interna sanguinosa che costò alla scuderia inglese il titolo mondiale, perso all'ultima gara ai danni della Ferrari di Kimi Raikkonen.

"Alonso e Hamilton si odiavano"

Il campione affermato da una parte e il giovane debuttante di talento dall'altra, questo rappresentavano Alonso ed Hamilton all'epoca; un convivenza che apparve impossibile fin da subito con l'ex Renault che arrivò ad accusare la squadra di favorire il suo compagno di squadra. A distanza di anni, però, un ex meccanico della McLaren, Marc Priestley, che collaborò con la casa di Wking dal 2000 al 2009, conferma la tesi di Alonso nel suo libro "The Mechanic – The secret world of the F1 pit lane".

Alonso ed Hamilton si odiavano alla fine della stagione – si legge -. Lewis aveva la protezione della McLaren e di Ron Dennis, sapeva di quel supporto mentre Fernando, considerato il miglior pilota del momento, era in una squadra inglese con un pilota inglese. Quando il rapporto tra Alonso e la squadra si è totalmente rotto penso Ron Dennis volesse davvero, nella seconda metà di stagione, che a vincere il titolo fosse Lewis. In questo modo ha dimostrato che Alonso aveva ragione.

Una guerra che favorì la Ferrari

Una confessione che, a distanza di molti anni, conferma il pensiero di molti: la McLaren aveva già scelto il proprio cavallo vincente e Alonso aveva capito che qualcosa non andava. Un rapporto, quello tra i due piloti, che si rovinò ulteriormente con il passare della stagione, quando i punti cominciarono a farsi più pesanti e le possibilità per vincere il mondiale sempre più risicate. Uno scontro che, per stessa ammissione di Priestley, favorì la Ferrari capace, grazie a Kimi Raikkonen, di mettere a segno una clamorosa rimonta che portò il finlandese a diventare campione del mondo all'ultima gara. "Fernando e Lewis insieme non hanno funzionato e si creò una divisione all'interno del box. Siamo stati distratti dalle lotte interne e non ci siamo concentrati su ciò che stava facendo la Ferrari permettendogli di vincere il mondiale. Avevamo la macchina migliore, i piloti migliori, ma non siamo riusciti a raccogliere nulla" sono le sue parole. Alonso e Hamilton si troveranno di nuovo faccia a faccia nel 2018; la guerra sembra ormai finita, ma la miccia mondiale potrebbe riaccendere il duello facendo tornare alla luce antichi dissapori permettendo agli spettatori di rivivere un gustoso déjà-vù che farebbe bene a una Formula 1 bisognosa di nuove sfide.

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