F1 2014, turbo e frenate: cambia lo stile di guida dei piloti

Il 2014 verrà ricordato come un anno rivoluzionario per la Formula 1. Perché con il ritorno dei motori turbo, che mancavano dagli anni ’80, tutte le vetture sono cambiate completamente. Queste enormi modifiche, che per Ecclestone sono state prodotte perché non si vuole far più vincere Vettel e, che soprattutto all’inizio produrranno delle gare ad eliminazione, a Melbourne potrebbero arrivare meno di dieci vetture, costringono i piloti a guidare in modo differente rispetto alla passata stagione.
Frenata – Già da mesi tanti bravi piloti dibattono sulle grandi novità. E naturalmente ci sono due scuole di pensiero. Perché c’è chi come Alain Prost prevede difficoltà enormi per tutti e c’è chi come Jenson Button sostiene che alla fine per i piloti cambierà poco. La realtà, come spesso accade, sta nel mezzo. Perché le novità sono notevoli. Innanzitutto cambia il modo di frenare. Da quest’anno Alonso, Vettel e soci anticipano la staccata, lasciando scorrere le vetture e solo quando sono all’interno della curva frenano. Questo cambio di stile nasce perché da quest’anno le vetture avranno meno carburante e quindi tutti devono assolutamente risparmiare benzina.
Accelerazione – Anche nell’accelerata ci sono delle novità. Infatti da quest’anno i piloti utilizzano molto poco le marce basse, e rapidamente arrivano in quarta e con quella marcia iniziano a sfruttare tutta la potenza. Questo cambiamento è prodotto dal nuovo motore, turbo elettrico, che una coppia diversa e con ritardo risponde all’accelerazione. Per questo Raikkonen ha sbattuto in Bahrain, dove Alonso ha parlato così delle novità in accelerata: “Su queste vetture il turbo interviene in uscita di curva e bisogna anticipare la potenza che arriva, senza farsi sorprendere. Inoltre dobbiamo aiutarci alla minora aderenza posteriore, dovuta alle limitazioni aerodinamiche. Mentre sul dritto, con il Kers che ora spinge di più, le sensazioni sono particolari.”
Dieta – Le tante novità hanno prodotto un peso maggiore per tutte le vetture e quindi tutti e ventidue i piloti si sono dovuti mettere a dieta. E tra dicembre e gennaio tutti hanno dovuto perdere da i tre ai cinque chili. Ricciardo è stato quello che ha sofferto, perché essendo il più alto è anche il più pesante. Rosberg ha fatto sapere che con grande rammarico ha dovuto tagliare i gelati, mentre Hamilton ha digiunato pure a Natale.