F1, A Parigi il ricorso di Flavio Briatore
Domani a Parigi si svolgerà il secondo round della diatriba tra Flavio Briatore e la Federazione Internazionale dell’Automobile. In programma ci sarà l’esame della richiesta dell’ex direttore della scuderia Renault che chiede l’annullamento della sentenza dello scorso 21 settembre.
Il manager di Cuneo è stato ritenuto dal consiglio mondiale dello sport automobilistico il principale responsabile dell’incidente provocato dall’ex pilota della Renault, Nelson Piquet Junior al gran premio di Singapore del 2008. l’uscita di pista, con conseguente neutralizzazione della gara in regime di safety car, favori in maniera sospetta la vittoria del suo compagno di scuderia Fernando Alonso.
L’obiettivo della seduta di domani sarà quello di ottenere l’annullamento della radiazione a vita dal mondo delle corse ed il reintegro delle attività di management dei pilori (attualmente per la sola Formula Uno i piloti gestiti da Flavio sono: Alonso, Weber e Grosjean). Briatore chiede anche un milione di euro di danni, più gli interessi.
La difesa di Briatore si articola sull’accusa da lui mossa alla Fia di essere giudice e parte in causa nella vicenda mentre contro l’ex presidente della federazione, Max Mosley, di aver voluto regolare con il manager italiano un conto personale. Dal punto di vista legale invece gli avvocati di Briatore sostengono che la Fia, squalificando i soggetti, commetta un abuso non annoverato tra i suoi poteri non essendo un soggetto pubblico e non potendo imporre il divieto di praticare una professione.
Roberto Ferrari