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F1, analisi del Gran Premio d’Europa 2011

Cambiano le regole ma non cambiano i risultati, Vettel domina la classifica incontrastato, mentre dietro di lui si accosta una Ferrari a cui manca ancora quel qualcosa in più ed una Mclaren che alterna ottime prestazioni a risultati deludenti. In Gran Bretagna ci si aspetta di meglio.
A cura di Luigi Ruggiero
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Formula 1

Nonostante la ferrea linea intrapresa dalla Fia di abolire gli scarichi soffiati, che secondo molti, ma sopratutto secondo Red Bull, avrebbe avvantaggiato gli altri team in gara mai quest'anno competitivi come le monoposto del toro rosso, il risultato finale non cambia ed a tagliare per primo il traguardo sul circuito è sempre il solito Sebastian Vettel.

La giornata trascorsa ieri a Valencia è stata se non altro un'ottima occasione per denotare i limiti delle vetture lanciate al suo inseguimento, non fosse per l'ottima prestazione di Alonso che riesce a portarsi davanti a Webber a metà gara ed a mantenere la posizione fino al termine, grazie ad un lavoro che ha coinvolto tutta la squadra e che forse avrebbe visto anche un migliore epilogo se la sosta ai box di Massa non fosse stato tanto prolungata da quel problema alla gomma posteriore sinistra.

"In Canada forse eravamo ancor più competitivi che qui, dove non eravamo così sicuri di poter essere al passo con la Red Bull. Invece là abbiamo avuto sfortuna, qui abbiamo fatto scelte strategiche perfette, usato le gomme come meglio non si poteva e il risultato finale ci ha sorriso" Spiega l'ingegnere della Ferrari Andrea Stella.

Non si può dire invece lo stesso della Mclaren, che dopo la vittoria di Button nel Gran Premio del Canada non riesce a imprimere costanza nella gestione delle gare, alternando ottimi risultati a frasi del tipo Avremmo potuto fare di meglio. In Europa la scuderia inglese soffre una scarsa aderenza delle proprie vetture derivata da un cattivo assetto, che di pari passo porta ad un'usura troppo precoce del proprio treno di gomme a disposizione, a cui si aggiungono inoltre i problemi al Kers per Button e le partenze errate di entrambi i piloti che vanificano gli sforzi fatti in fase di qualifica.

Tuttavia i problemi era nati già dalle sessioni di prove del venerdì, dove Hamilton appariva in ombra ed annunciava di "pensarci due volte prima sorpassare", lamentando una bassa aderenza sopratutto nel retrotreno. Durante la gara, un continuo via vai tra piloti ed ingegneri che si raccomandavano tramite auricolari di tener sempre d'occhio le gomme, nel finale poi è lo stesso Direttore Sportivo Martin Withmarsh, ad ammettere "È stata una gara dura per noi, non siamo certo soddisfatti di un 4° e 6° posto, eravamo in difficoltà con le gomme".

Tra due domeniche la Formula 1 si sposterà in Gran Bretagna e l'umore del campioncino non sembra essere dei migliori "A Silverstone c'è sempre un forte desiderio di vincere, perché si corre a casa nostra, ma sono un po’ nervoso perché mi sembra che non siamo sufficientemente veloci", in queste ultime gare l'impressione è che ci si avvicini sempre di più ad una maggiore competività, resta comunque da svolgere un duro lavoro da dietro le quinte, staremo a vedere se le giornate dell'8 del 9 e del 10 giugno avranno in servo qualche sorpresa per il pubblico che seguirà lo svolgersi degli eventi da casa e di persona aspettando qualche clamoroso colpo di scena.

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