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F1, Arrivabene: “Dobbiamo far tesoro di questa dura lezione”

Il team principal della Rossa: “Sapevamo che sarebbe stata difficile per noi, alcune componenti ci sono mancate. La strategia? Nella migliore delle ipotesi avremmo recuperato una posizione” ha dichiarato.
A cura di Matteo Vana
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Maurizio Arrivabene
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Voltare pagina e dimenticare il più in fretta possibile: è questo l'obiettivo in casa Ferrari il giorno dopo la disfatta di Silverstone. La Rossa, sulla pista inglese resa viscida dalla pioggia, non è mai riuscita ad essere competitiva, Mercedes e Red Bull sembravano di un altro pianeta: neanche la strategia ai box è riuscita a rimettere in corsa un weekend nato male e finito peggio.

Il campionato costruttori sembra già andato, i 131 punti di distacco dalle Frecce d'Argento sono lì a testimonialo, quello piloti quasi: Raikkonen accusa 62 lunghezze di ritardo dal leader Nico Rosberg, Vettel, incalzato dal baby Verstappen, addirittura 70. Maurizio Arrivabene non fa drammi, ma sa che il momento non è dei più semplici.

"Sapevamo che questa sarebbe stata una pista difficile per noi, ma se si vuole essere al vertice, non ci devono essere circuiti ‘difficili’. Questo è un tracciato sul quale, a prescindere dal motore, altre componenti giocano un ruolo fondamentale e qui ci sono mancate. Non è la prima volta, ma qui la cosa è emersa in maniera più evidente".

"In queste condizioni abbiamo scelto una strategia molto aggressiva, cambiando subito le gomme dopo la safety car: purtroppo questa scelta non ha pagato per via della neutralizzazione virtuale che c’è stata subito dopo. Ma ad essere sinceri, nella migliore delle ipotesi avremmo recuperato una posizione" sono state le sue parole.

"Voltiamo pagina, ci servirà da lezione"

Tra due settimane si vola in Ungheria, una pista che ha sempre portato bene alla Ferrari e che si adatta alle caratteristiche della SF16-H. Se si vuole ancora sperare di dire la propria nel mondiale serve una vittoria, quella che manca da inizio anno. A Silverstone, Vettel e Raikkonen si sono difesi come potevano commettendo qualche errore di troppo, ma ormai è acqua passata. Arrivabene è convinto che già dal prossimo appuntamento la storia sarà diversa.

"I piloti hanno fatto un buon lavoro, pur penalizzati e in qualche modo innervositi dai problemi tecnici che conosciamo. Ora è tempo di voltare pagina, guardare all'Ungheria e fare tesoro della dura lezione imparata qui".

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