F1, Aston Martin rientra nel circus insieme alla Red Bull
Dopo diversi rumors che si rincorrevano da mesi finalmente arrivano le prime conferme: Aston Martin tornerà quest'anno in Formula 1. Il prestigioso marchio era stato spesso accostato alla Force India ma ha raggiunto un accordo con la Red Bull Racing. L'Aston Martin sarà lo sponsor del team nel 2016 prima di una maggiore collaborazione nel 2017, possibilmente fornendo un motore marchiato Mercedes, poiché il marchio collabora con la casa motoristica tedesca per le sue nuove auto ed è per il 5% di proprietà del gruppo Daimler. La Williams aveva provato a chiudere un accordo con Aston Martin ma alla fine avrebbe preferito restare con Toto Wolff che non sembra molto convinto di voler vedere il motore Mercedes sulle monoposto Red Bull. Andy Palmer, amministratore delegato del marchio britannico, è arrivato a Melbourne e si prepara per fare un annuncio importante. Durante il Salone di Ginevra Palmer aveva affermato: "Per me la Formula 1 ha un merito quando può offrire qualcosa tecnologicamente utile da trasferire dalla pista alla strada. A mio avviso, il motivo primario per il quale si va in Formula 1 è quello legato al trasferimento della tecnologia".
Proprio Palmer è stato un uomo importante per le trattative. Le discussioni tra Aston Martin e Red Bull Racing sono state facilitate dal CEO di Aston Martin e Simon Sproule che hanno collaborato con la scuderia di Milton Keynes quando entrambi lavoravano con l'Infiniti. Questo accordo con Aston Martin non è davvero una sorpresa dal momento che Adrian Newey ha lavorato su una serie di progetti per il marchio britannico. Si tratta di un altro importante partner per la Red Bull Racing dopo la TAG Heuer.
Il Team Principal della Red Bull, Christian Horner, ha dichiarato: "Questo è un progetto molto emozionante per tutti. Grazie a questa partnership l'innovazione dell'iconico logo Aston Martin tornerà nei Gran Premi per la prima volta dal 1960, e la Red Bull Advanced Technologies, guidata da Adrian, utilizzerà lo spirito della Formula Uno per produrre le vetture stradali".