F1, Bernie Ecclestone all’attacco: “I team sono degli idioti”

Nonostante le dichiarazioni shock degli ultimi giorni, Bernie Ecclestone non smette di provocare. L’84enne patron della FOM che controlla e detiene il mercato dei diritti della Formula 1 continua nella valanga di considerazioni al limite dello sconcertante.
Il delirio di un 84enne
Dopo aver rivelato alla testata Campaign Asia-Pacific che i social network come Facebook e Twitter non gli interessano, proseguendo con un “non so come funzionino quel tipo di assurdità”, aver ammesso che forse è “troppo vecchio” tanto da non capire “cosa vogliono le cosiddette nuove generazioni” e aver aggiunto, come se non fosse abbastanza, che ai ragazzi non gli importa nulla della F1 “perché non hanno abbastanza soldi” per comprare un Rolex o aprirsi un conto all’Ubs, non comprendendo “a cosa serva un pubblico giovane a tutti i costi” e riservando al target “dei settantenni pieni di denaro” lo spettacolo del Circus, Bernie Ecclestone ritorna all’attacco sull’Independent.
”I team sono degli idioti”
Ebbene sì, al patron della Formula 1 non è bastato il polverone mediatico sollevato in questi ultimi giorni e ritorna sul rovente tema dei doppi punti all’ultima gara che, come spiegava Toto Wolff a Interlagos “Non piacciono a nessuno, nemmeno a Ecclestone” sottolineando la necessità di sbarazzarsi di questa regola dalla prossima stagione. E se a Bernie i punti raddoppiati di Abu Double non piacciono, non è perché un intero mondiale rischia di essere sminuito all’ultimo round stagionale ma per un motivo ben diverso: “Una sola gara è stupida, immaginate se fossero le ultime tre” dice Ecclestone, “significherebbe dire che un pilota dovrebbe avere come minimo 150 punti di vantaggio per essere sicuro di vincere”. Ma non è tutto e, in riferimento alla proposta iniziale delle tre gare a doppio punteggio, aggiunge un’ulteriore puntualizzazione: “I team non hanno accettato perché sono degli idioti” precisa, convincendosi sempre più di essere l’unico in grado di comprendere quali possano essere i bisogni di un Circus sull’orlo del baratro.
Doppi punti: lascia a triplica?
Alla vigilia dell’ultimo round stagionale che vedrà Nico Rosberg, in ritardo di 17 lunghezze dal leader della classifica iridata Lewis Hamilton, avvantaggiarto dalla nuova regola dei doppi punti, sembrerebbe – il condizionale ormai è quasi un obbligo – che Bernie Ecclestone abbia deciso di non spingere più verso l’idea del doppio punteggio per le ultime tre gare: “Non andrò più a proporre l’idea delle tre gare, la mia intenzione è di lasciare tutto com’è” dice il patron che sulle certezze della prossima stagione rassicura “Non so cosa faremo l’anno prossimo”.