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F1, Bmw-Sauber: Parlano gli uomini del team

La monoposto è pronta per permettere a Sauber di tornare tra i grandi. Pedro de la Rosa ha esperienza da vendere mentre Kobayashi è un talento naturale.
A cura di Roberto Ferrari
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Sauber C29

La Bmw Sauber (motorizzata Ferrari) la terza monoposto ad essere svelata al pubblico, dopo le tante problematiche relative all’iscrizione e al finanziamento, punta decisamente in grande. Caratterizzata da un muso molto alto (il più alto tra le monoposto presentate) e da una pinna posteriore in stile McLaren, la Sauber non vuole essere relegata la ruolo di comprimaria e punta a stare subito dietro alle grandi scuderie.

Alla presentazione hanno parlato gli uomini del team, Peter Sauber, patron della scuderia che porta il suo nome: “Gli ultimi mesi sono stati molto intensi per noi. Prima abbiamo dovuto lottare per garantire la sopravvivenza della squadra e poi ci siamo concentrati su cosa fare in futuro. La preparazione tecnica della vettura 2010 è iniziata nella primavera del 2009 nonostante tutte le difficoltà del caso. Abbiamo una lunga tradizione in questo sport. Pedro ha lavorato per molti anni con un top team e siamo felici di averlo in squadra. Kamui è molto giovane ma anche lui ha molto da darci. Lo scorso anno ci ha colpito molto la sua prestazione ad Abu Dhabi”.

Willy Rampf, il progettista della vettura 2010 ha invece parlato della sua creatura da un punto di vista più tecnico: “L’aumento della lunghezza del serbatoio del carburante ha fatto crescere le dimensioni dell’auto. Il peso è stato ulteriormente spostato verso la parte posteriore. Una caratteristica del nostro modello è il naso alto e scavato. Molta l’attenzione prestata all’aerodinamica, anche per garantire il flusso d’aria ottimale al doppio diffusore. Ulteriori modifiche si sono rese necessarie per integrare il motore e, soprattutto, il cambio di Maranello”.
Pedro de la Rosa, la prima guida del team, settantuno gran premi all’attivo e per sei anni collaudatore McLaren: “Finalmente mi sento come un pilota vero pronto a correre di nuovo. Mi mancava la competizione in pista. Allo stesso tempo, però, ho imparato molto dal punto di vista tecnico e ora voglio aiutare la mia nuova squadra”.

Mentre il giovanissimo Kobayashi, il ragazzo terribile che in due gare con la Toyota lo scorso campionato ha stupito tutti: “Sono molto orgoglioso di fare parte di questa squadra. Peter Sauber ha dimostrato di avere tanta fiducia nei miei confronti e io non voglio deluderlo. il mio obiettivo è renderlo orgoglioso di me”.

 

Roberto Ferrari

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