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F1, Button: La Mp4-25 non è ancora al Top

La McLaren termina tre delle quattro sessioni di test con il miglior tempo ma Button non si illude poiché ci sono almeno 5 o 6 team che possono puntare alla vittoria.
A cura di Roberto Ferrari
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Jenson Button, McLaren 2010

Terminati i test collettivi alle scuderie non rimane altro che lavorare sulle monoposto in fabbrica e studiare i dati telemetrici raccolti per interpretare al meglio la fascia di utilizzo della vettura.

La McLaren a Barcellona ha dimostrato di avere un buon passo gara e di essere molto veloce sul giro singolo. Questa volta è stato Hamilton ad ottenere il miglior tempo della sessione ma la vettura costruita a Woking è dotata sicuramente un ottimo potenziale.

Il campione del mondo in carica Jenson Button fa il punto della situazione sui test svolti e si esprime sulla concorrenza che, a quanto dice il cronometro, appare molto numerosa con cinque o sei team in grado di poter vincere. In Bahrain dice: “..non è facile prevedere già chi occuperà la prima fila ma, visti i tempi e la vicinanza di molti team durante i test, sono sicuro che ci saranno delle sorprese…la Ferrari ha un’ottima andatura e questo si sa, ma penso che anche la Sauber sia più veloce di quanto sembra e potrebbe sorprenderci in questa prima gara. Per ora ci sono 5 o 6 squadre molto competitive, ma c’è comunque ancora un punto di domanda su chi si aggiudicherà il primo podio, e penso che fino alle qualifiche la situazione rimarrà tale. Tutto questo è elettrizzante ed esalta la bellezza stessa di questo sport. Penso che i tifosi ne saranno contenti”.

L’inglese ha parlato anche della sua monoposto: “Tutto quanto è ancora una novità. Nell’ultima giornata di test ci saranno alcuni cambiamenti nel set-up e sono convinto che questo ci permetterà di ottimizzare il bilanciamento della monoposto. Sono contento del passo mostrato nel long run, ma penso che c’è ancora spazio per perfezionarci ed è ciò che cercheremo di fare prima del via. Del resto non abbiamo percorso un numero sufficiente di giri e anche il lavoro di set-up non è stato abbastanza”.

Roberto Ferrari

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