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F1: delusione Ferrari, la piazza d’onore nel mondiale costruttori è della Red Bull

La matematica condanna la Rossa: neanche una doppietta nell’ultimo appuntamento ad Abu Dhabi consentirebbe di recuperare i 71 punti di svantaggio dagli uomini di Milton Keynes. Il Cavallino deve accontentarsi di essere l’ultimo tra i top team della Formula 1 moderna.
A cura di Matteo Vana
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Max Verstappen supera Kimi Raikkonen - Getty Images
Max Verstappen supera Kimi Raikkonen – Getty Images

Serviva un'impresa sotto il diluvio brasiliano, ma dal cielo non sono piovuti regali. La missione della Ferrari era quasi impossibile: recuperare un gap di 62 punti dalla Red Bull in appena due gare non poteva essere un obiettivo per la Rossa in versione 2016, costretta a vedersi sfilare anche la piazza d'onore nel mondiale costruttori. La vera antagonista della Mercedes è la scuderia di Milton Keynes, il Cavallino perde anche la seconda posizione nella classifica riservata ai team.

Un divario incolmabile

Eppure la qualifica di Interlagos, con la Ferrari di Kimi Raikkonen davanti a quella di Max Verstappen e quella di Sebastian Vettel a precedere l'altra guidata Daniel Ricciardo, aveva fatto sperare. Poi ci si era messa la pioggia  – e le basse temperature dell'asfalto, condizione ideale per la SF16-H – a rinforzare i sogni di gloria in rosso. E invece niente da fare, neanche una doppietta, unita al doppio ritiro della coppia Red Bull, nell'ultimo appuntamento della stagione ad Abu Dhabi consentirebbe agli uomini in Rosso di riprendersi la seconda posizioni: troppi i 71 punti di distacco, è la matematica a condannare la scuderia italiana. A tagliare la gambe alle speranze del Cavallino è stato l'incidente del finlandese sul rettilineo del traguardo mentre era in terza posizione; nonostante il quinto posto di Sebastian Vettel, deve accontentarsi di essere l'ultimo tra i top team della Formula 1 moderna.

Una rimonta inesorabile

Il merito della rimonta Red Bull nella seconda parte di stagione è stato di Max Verstappen: anche ieri, nella gara decisiva per l'assegnazione per il secondo posto nel campionato costruttori, l'olandese ha tirato fuori le unghie sfoderando una serie di sorpassi impressionante negli ultimi giri grazie ai quali è riuscito a salire sul podio. La Ferrari, invece, ha evidenziato una preoccupante involuzione proprio da metà campionato in poi: nelle ultime 12 gare solo una volta – in occasione del Gran Premio d'Italia con Vettel terzo sul podio – la scuderia di Maranello è riuscita a fare meglio dei rivali con le ali. Una statistica impietosa che rende bene l'idea del lento ma inesorabile recupero della Red Bull.

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