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F1, Dennis è pronto a portare la FIA in tribunale

Se la Honda dovesse fornire i motori alla Red Bull, il capo della McLaren potrebbe portare la FIA in tribunale.
A cura di Vito Lamorte
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La Honda è pronta a fornire due o tre team del paddock di Formula 1, se necessario, in seguito all'accordo raggiunto tra la FIA e costruttori di motori ma questa cosa non piace affatto a Ron Dennis. Il boss della McLaren, che ha negoziato lui stesso per il ritorno della Honda in Formula 1 e ha programmato un veto nel contratto con la casa giapponese per evitare che possa fornire qualsiasi squadra in competizione, non è affatto contento di questa soluzione e sta pensando di intervenire per vie legali. L'accordo raggiunto dalla FIA con i motoristi priverebbe Dennis di questo diritto di veto posto sul contratto e il dirigente inglese è pronto a portare la Federazione Internazionale in tribunale. Durante l'ultima riunione dello Strategy Group, Dennis ha detto a Christian Horner, direttore della Red Bull Racing, che non avrà mai il motore Honda e, se ciò dovesse accadere, porterà la FIA davanti ad un tribunale.

Questo scenario ha una reale possibilità che si verifichi, ma la Red Bull è molto più probabile che voglia continuare a lavorare con la Renault che ottenere un motore dalla Honda. I team clienti hanno ottenuto questa protezione che è stata chiamata la "clausola Red Bull", in seguito al caso della crisi dei motori del team austriaco dell'anno scorso che per poco non ha portato ad un clamoroso addio. Questa clausola prevede anche che i team clienti non possono fare commenti negativi sui loro motoristi e così la Red Bull non poteva lamentarsi di Renault e la Toro Rosso non avrebbe potuto farli sulla Honda, che sarebbe diventato automaticamente il motore per il 2107, se la Ferrari non avesse deciso di motorizzare la squadra di Faenza.

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